Il tragico conteggio inizia il 5 ottobre da Lamezia Terme
È pesantissimo il bilancio di un mese di pioggia, vento e alluvioni che hanno messo in ginocchio il nostro Paese. Dal 5 ottobre il maltempo è costato la vita a 36 persone. Vittime di mareggiate, allagamenti, alberi abbattuti in un autunno segnato da eventi climatici disastrosi.
Il tragico conteggio inizia il 5 ottobre da Lamezia Terme, dove una mamma e i suoi due figli sono stati portati via dalla piena del torrente Cantagalli, tra San Pietro Lametino a San Pietro Maida.
Una settimana più tardi, l'11 ottobre, la morsa del maltempo ha colpito la Sardegna. Una donna di 45 anni è stata trovata senza vita, anche lei spazzata via dall'acqua mentre viaggiava con il marito e tre le figlie. Dopo una breve tregua, le perturbazioni sono tornate ad abbattersi sull'Italia nell'ultima settimana. Il 28 ottobre quattro persone sono morte a Isola Capo Rizzuto, in provincia di Crotone, travolte da una frana mentre svolgevano lavori di emergenza ad una condotta fognaria danneggiata dalle precipitazioni.
La giornata successiva, quella del 29 ottobre, è stata segnata dalle mareggiate che si sono abbattute sulla Liguria e dalla tromba d'aria che ha devastato il Lazio. In totale sono stati 12 i morti in 48 ore: hanno perso la vita un ventenne a Napoli, un'anziana ad Albisola nel Savonese, tre persone nel Lazio (uno nel Frusinate, due a Terracina in provincia di Latina), una a Feltre nel Bellunese e una a San Martino in Badia, in provincia di Bolzano.
Ma il maltempo non si è fermato. Il 30 ottobre i soccorritori hanno recuperato altri 5 corpi. Una donna è morta a Dimaro, in Val di Sole, dove è esondato il torrente Meladrio. Vittime anche in mare: un velista è stato inghiottito dalle onde a Catanzaro, mentre un 63enne di San Giovanni in Marignano (Rimini) è morto mentre faceva kitesurf. Un pescatore di 49 anni è stato trovato senza vita nelle acque del lago di Levico, in Trentino. A Falcade, nel Bellunese, i sommozzatori hanno recuperato la salma di un artigiano 61enne nel torrente Biois: la sua auto era stata trovata abbandonata nei pressi del corso d'acqua. Un ragazzo di 25 anni del Bangladesh è morto mentre andava al lavoro in bicicletta a Cassano Magnago, nel Varesotto, travolto da un automobilista che ha perso il controllo del mezzo per le condizioni meteo avverse.
Il 1 novembre due morti schiacciati da un albero a Lillianes in Valle d'Aosta. Una vittima a Nozza nel bresciano, travolta dalla furia di un torrente. Il 2 novembre un'altra vittima in Sardegna, a Carloforte, per un fulmine. Nella notte tra il 3 e il 4 novembre il disastro più grave, in Sicilia, con 12 morti e un disperso tra Palermo e Agrigento. L'allarme non è ancora finito: la protezione civile ha diramato un'allerta arancione in Veneto, Piemonte, Emilia-Romagna e Lazio.
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