L'uomo si sarebbe presentato alla hall riferendo di averla strangolata. Domenica è la giornata internazionale contro la violenza sulle donne

Alla vigilia della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, un uomo di 30 anni di doppia nazionalità, messicana e birmana, si è autoaccusato dell'omicidio della moglie, un ragazza cinese di 21 anni. Il delitto si è consumato in un'ostello in via Santa Caterina d'Alessandria, nel centro storico di Firenze, dove la coppia fresca di altare era in viaggio di nozze.  La loro relazione, da quanto si apprende, era cominciata un anno fa, in Thailandia, dove i due si erano conosciuti e si erano sposati circa un mese fa.

Secondo una ricostruzione, avrebbe strangolato la moglie come reazione a un diverbio nella camera, poi è sceso nella hall del Plus Ostel Florence, dove alloggiavano e da cui sarebbero dovuti ripartire sabato mattina, dicendo che la donna stava male. In quei momenti concitati il 30enne parlando inglese avrebbe detto all'addetta della reception di averla uccisa lui. Anche a una collega dell'ostello risulta di aver compreso la stessa ammissione del delitto. A quel punto in camera, insieme con lui, è salita una dipendente della struttura che ha constatato che la 21enne era gravissima ed ha allertato il 118 e la polizia. Ma all'arrivo dei soccorsi la ragazza era morta.

In pochi minuti gli uomini della squadra mobile sono arrivati in via Santa Caterina d'Alessandria e hanno prelevato il presunto omicida per condurlo in manette negli uffici della questura, distante poche centinaia di metri dall'ostello. Nella camera che ospitava la coppia sono restati gli uomini della polizia scientifica e il medico legale. Il pubblico ministero di turno, Sandro Cutrignelli, dopo aver visionato la scena del crimine, ha raggiunto a sua volta la questura per interrogare il 30enne messicano che, sotto choc e difeso da un avvocato d'ufficio, si è avvalso della facoltà di non rispondere.

In questura sono stati ascoltati anche altri clienti dell'ostello, quelli che dormivano nelle stanze dello stesso piano della camera in cui è avvenuto il delitto. Dalle testimonianze raccolte, oltre che dal racconto del presunto omicida e dai rilievi scientifici, gli investigatori tentano di ricostruire la dinamica del delitto e l'eventuale movente. La struttura ricettiva in questi giorni risulta pieno, anche perché domenica si corre la maratona a Firenze. Ma molti ospiti dell'ostello, avendo saputo quanto era accaduto, hanno preferito fare le valige e andare via.

Intanto il sindaco di Firenze, Dario Nardella, ha annunciato che domenica "Palazzo Vecchio avrà le bandiere a mezz'asta per ricordare questa ragazza uccisa oggi con una violenza brutale, e per ricordare tutte le donne vittime di violenza in tutto il nostro paese", e ha aggiunto che quanto avvenuto nell'ostello in via Santa Caterina d'Alessandria "conferma che il femminicidio è una delle espressioni più degenerate della nostra società e non dobbiamo abbassare affatto la guardia, ma anzi accendere i riflettori su centinaia di casi: muore una donna ogni 72 ore, e questo è un dato che riguarda tutte le regioni d''Italia, tutti i ceti sociali. Il destino ha voluto che questo drammatico evento avvenisse proprio alla vigilia della giornata mondiale contro la violenza sulle donne".

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