Lo smontaggio effettivo si potrà vedere non appena arriverà l'ok della Procura
A quattro mesi dalla tragedia, in cui persero la vita 43 persone, è ufficialmente cominciata la demolizione del ponte Morandi a Genova. Lo smontaggio effettivo si potrà vedere non appena arriverà l'ok della Procura: lunedì 17 dicembre, infatti, ci sarà un'udienza con i tecnici e i periti di parte che potrebbe sbloccare la situazione. Ma intanto lo sguardo è rivolto già all'eventuale ricostruzione: "Genova avrà il suo nuovo ponte a Natale del 2019", ha assicurato il sindaco e commissario straordinario, Marco Bucci, inaugurando il cantiere per la demolizione di ciò che resta dell'infrastruttura insieme al governatore ligure, Giovanni Toti, e il viceministro alle Infrastrutture, Edoardo Rixi.
Il cantiere propedeutico si trova sotto il troncone ovest del viadotto – nella parte non sottoposta a sequestro da parte della magistratura – nell'area ex Amiu. La demolizione prevede l'utilizzo di microcariche nel troncone est, lo smontaggio invece agirà sull'area ovest. Nel nuovo cantiere sono già sistemati mezzi e macchinari portati dalle 5 aziende che si occuperanno dei lavori. Ma l'utilizzo dell'esplosivo è avversato sia dai consulenti del gip, sia da quelli di Autostrade, poichè provocherebbe la distruzione di tratti del viadotto da analizzare come prove. L'obiettivo è quello di arrivare al 31 marzo con la demolizione ormai a un punto tale da consentire l'avvio delle opere di ricostruzione. Si poteva fare prima? "Forse – ha spiegato Toti -, ma teniamo presente che questo è ancora un ponte sequestrato dalla magistratura e arrivare prima sarebbe stato forse inutile".
Lunedì 17 dicembre o martedì 18 dovrebbe arrivare il dissequestro, se le esigenze della magistratura lo permetteranno. Ad occuparsi dei lavori sarà la ditta Fagioli che, insieme alla azienda Fratelli Omini, è già stata protagonista della rimozione della Concordia. "Sono quattro mesi che stiamo studiando come fare. La preoccupazione maggiore riguarda le condizioni del ponte. Dovremo stare molto attenti quando si lavora per capire come si comporta. Non è paura ma concentrazione", ha spiegato Paolo Cremonini, direttore dei servizi speciali della Fagioli. Ancora da definire, invece, le aziende per l'assegnazione dell'incarico sui lavori di ricostruzione: Bucci non ha ancora reso noti i nomi di chi si occuperà della nuova opera, ma ha assicurato che il decreto con la scelta delle imprese arriverà entro martedì prossimo. "Sulla scelta influisce tutto – ha spiegato – dai costi alla qualità, all'estetica, al rapporto con la città, alla capacità di rispettare i tempi, all'affidabilità delle aziende, tutti parametri che sono logici per fare una scelta come si deve", ha precisato. Intanto, il Consiglio di Amministrazione di Autostrade per l'Italia ha autorizzato la presentazione del ricorso contro il Decreto Genova, in cui la società indicherà di "non avere intenzione di determinare in alcun modo ritardi o ostacoli alla ricostruzione" del ponte.
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