LaPresse e Upday presentano gli eventi da non perdere di martedì 25 dicembre

Natale e shutdown – A New York la Borsa non rispetta nemmeno la vigilia di Natale. Crolla Wall Street anche perché il presidente Donald Trump non perde occasione per attaccare la Fed e il suo governatore Jerome Powell (messo in quel posto proprio da lui): "La Banca centrale – ha twittato l'inquilino della Casa Bianca – è l'unico problema della nostra economia". In realtà il presidente non sopprta il graduale rialzo dei tassi deciso dalla Fed. La Borsa non l'ha presa bene (-2,91%). Intanto prosegue lo shutdown. Qui Trump cerca di essere più conciliante e pare abbia dimezzato la sua richiesta per la costruzione del muro con il Messico: da 5 a 2,5 miliardi di dollari. Vedremo come andrà a finire.

Natale e tsunami – Sono 377, finora, i morti per lo tsunami nelle isole indonesiane tra Giava e Sumatra. Altre 128 persone risultano disperse, migliaia i senza tetto causati dall'onda prodotta dall'eruzione del vulcano Anak Krakatau (il "figlio di Karakatau") una bocca secondaria nata in seguito all'esplosione del Krakatoa che fece 36mila morti il 27 agosto del 1883. Un altro recente tsunami natalizio, quello del 26 dicembre del 2004 (provocato da un maremoto del grado 9,1 con epicentro a nord ovest di Sumatra) causò la morte di 270 mila persone. Ed è il più grave disastro naturale del mondo moderno.

Natale in mare – Passeranno il Natale in mare i 333 migranti raccolti (300) dalla Open Arms e (33) dalla Sea Watch 3 di Proactiva. La Open Arms attraccherà nel porto di Barcellona soltanto il 28 dopo aver ricevuto i "no" di Italia e Malta. La Sea Watch è ancora alla ricerca di un porto. Il capomissione Riccardo Gatti ha detto a "Che tempo che fa": "Abbiamo chiesto rifornimenti e coperte a Malta che ci sono stati negati, abbiamo cibo e acqua per altri due giorni. Siamo andati con un’altra nave, l’Astral, a Barcellona, e abbiamo riempito il veliero con tutto quello che è necessario e stiamo andando incontro alla Open Arms”. Salvini canta vittoria: "Sbarcheranno in Spagna". Ma Fossati nota: "Nessuno sceglie dove nascere. Nemmeno a Natale".

Natale e gli ultimi – Ieri sera, il Papa, nella messa di Natale ha criticato l'ingordigia umana e i consumismo: "L'uomo – ha detto – è diventato avido e vorace. Avere, riempirsi di cose pare a tanti il senso della vita. Un'insaziabile ingordigia attraversa la storia umana, fino ai paradossi di oggi, quando pochi banchettano lautamente e troppi non hanno pane per vivere". Nel mondo, quasi un miliardo di uomini, donne e bambini vivono al di sotto della soglia di povertà (1,90 dollari al giorno), ma più di altrettanti sono poveri. Va detto che la situazione è in costante miglioramento, ma resta del tutto inaccettabile.

Natale e la paura – E' festa, vogliamo stare in famiglia, divertirci e non pensare. Ma oltre ai disastri naturali che colpiscono il mondo, ci sono quelli che l'uomo costruisce da solo. Oggi, sulla Terra ci sono almeno venticinque guerre guerreggiate in corso che coinvolgono centinaia di milioni di persone e causano ogni giorno morti, feriti e migliaia di profughi. E, oltre alla guerra, c'è il timore di attacchi terroristici. Dopo l'attacco al mercatino di Strasburgo, è allarme a Barcellona dove si cerca un presunto terrorista (un marocchino di 30 anni) che potrebbe preparare un attentato. 

Natale con la chemio – Nadia Toffa posta la sua foto mentre fa la chemio. Tanti altri sono nelle sue condizioni. Molti l'hanno criticata perché parla troppo del suo tumore. In realtà, la "Iena" usa i mezzi a sua disposizione (come farebbe chiunque) per provare a esorcizzare il male che ha addosso. Non giudicarla è il minimo: c'è chi ci scherza, chi si deprime, chi urla e chi si chiude nel silenzio, chi ha paura di disturbare, chi prova a litigare con il suo cancro e chi, addirittura, finisce per amarlo. Tutte le strade sono buone. Quella contro il male è l'unica guerra legittima e non ci sono regole per combatterla

 

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