L'epicentro tra Viagrande, Trecastagni e Aci Bonnacorsi. Molti cittadini in strada. Si tratta della scossa più forte da quando è cominciata l'eruzione del vulcano Etna, il 24 dicembre. Chiuso un tratto di A18. Operativo l'aeroporto di Catania

Paura nella notte nella provincia di Catania per una scossa di terremoto di magnitudo 4.8 registrata alle 3,19 con epicentro tra i Comuni di Viagrande, Trecastagni e Aci Bonnacorsi, come riporta l'Ingv, l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. L'ipocentro è stato a un solo chilometro di profondità, il che ha contribuito ad aumentare l'effetto avvertito dalla popolazione: molti cittadini, infatti, sono scesi in strada nei paesi vicini e qualcuno ha anche preferito restare a dormire in macchina. Si tratta della scossa più forte da quando è cominciata l'eruzione del vulcano Etna, il 24 dicembre. Lo sciame sismico ha provocato il crollo di vecchi edifici, danni e dieci feriti lievi. 

I danni – Chiuso precauzionalmente un tratto dell'autostrada Catania-Messina, la A18, tra Acireale e Giarre. Nella città di Catania non si registrano danni, ha fatto sapere il servizio di Protezione civile del Comune del capoluogo etneo dopo una perlustrazione effettuata in città. Mentre i centri più colpiti dalla scossa sono Fleri, frazione di Zafferana Etnea, Santa Venerina, Pennisi e Santa Maria La Stella, dove sono avvenuti diversi crolli.

Il ministro per i beni e le attività culturali, Alberto Bonisoli, è in costante contatto con i tecnici del Mibac che partecipano al Comitato operativo della Protezione Civile, riunito a Roma, e che seguono la situazione. Sono stati acquisiti i dati relativi ai danni subiti da opere ed edifici del patrimonio culturale, tra cui molte chiese. Il Mibac sta presidiando il comitato operativo nazionale, tramite il prefetto Fabio Carapezza Guttuso, direttore dell'Unità per la sicurezza del patrimonio culturale del Segretariato Generale, che sta lavorando in stretta collaborazione con le autorità della Regione Siciliana. "Ho sentito telefonicamente il capo della Protezione civile regionale Calogero Foti e il prefetto di Catania Claudio Sammartino. Sui luoghi ci sono gli assessori alla Salute Ruggero Razza e alle Infrastrutture Marco Falcone. La macchina regionale si è subito attivata, ma c'è comunque la necessità di stare allerta per il protrarsi dell'attività sismica e, in ogni caso, pronti a ogni eventualità – ha detto il governatore della Sicilia, Nello Musumeci – La Regione coordinerà un tavolo per valutare l'ospitalità alberghiera e in altre strutture degli sfollati e nel contempo sta approvvigionando cento tende da campeggio per eventuali necessità. Dieci dei feriti in ospedale sono ricoverati in codice giallo. La più grave è una signora di oltre ottant'anni, con una frattura più significativa. Allo stato, però, nessuno è in pericolo di vita". 

Feriti e sfollati – La Prefettura di Catania ha confermato i dieci feriti tra i comuni di Zafferana Etnea, Aci Sant'Antonio e Acireale. Sono tutti ricoverati in codice giallo negli ospedali di Catania e provincia. Sei le persone arrivate al pronto soccorso dell'ospedale Cannizzaro di Catania. Due i codici gialli per ferite dovute alla caduta di calcinacci e altri oggetti: una 70enne di Pennisi, frazione di Acireale, con fratture costali, contusioni e schiacciamento toracico e lombare, è stata ricoverata nel reparto di Medicina e chirurgia di accettazione e urgenza, dove è monitorata; un 71enne della zona di Fleri (Zafferana Etnea) con un trauma cranico non commotivo, è stato trattenuto in osservazione. Gli altri quattro sono codici verdi, per condizioni di shock, in dimissione nel corso della mattinata. In pronto soccorso è stato presente dalle prime ore della giornata il commissario straordinario del Cannizzaro, Salvatore Giuffrida, con il direttore dell'unità operativa, Salvatore Mazza, per eventuali ulteriori emergenze.

Secondo quanto si apprende dal tavolo tecnico con i sindaci dei comuni colpiti, in corso a San Giovanni La Punta, il numero delle persone evacuate dalle abitazioni sarebbe salito nel pomeriggio a circa 500. Non è escluso che il bilancio possa aggravarsi nelle prossime ore mentre proseguono, senza sosta, le verifiche dei soccorritori. La Regione Sicilia ha stipulato una convenzione con Federalberghi per accogliere nelle strutture alberghiere le persone rimaste senza alloggio. Il piano coprirà nei prossimi giorni fino a 600 sistemazioni.

Undici scosse nella notte –  Sono state 11 le scosse di terremoto, superiori alla magnitudo 2, registrate dalla mezzanotte nella zona dell'Etna, nella provincia di Catania. Tra le più forti, rilevate dall'Ingv, oltre a quella di magnitudo 4.8 delle 3.19, una di magnitudo 3.3 all'1.09 vicino ad Aci Sant'Antonio e due di magnitudo 2.7 a Zafferana Etnea alle 3.28 e alle 4. Quasi tutte le scosse hanno avuto ipocentro a una profondità molto bassa, anche meno di un chilometro.

Sant'Emidio – Crolla anche la statua di Sant'Emidio, protettore dai terremoti. La statua si trova a Pennisi (Acireale) in un cortile di fronte alla chiesa di Santa Maria del Carmelo, dove è crollato anche il campanile. Il piccolo monumento è stato abbattuto dalla scossa e la statua giace accanto al suo basamento.

La macchina dei soccorsi – "Vicino alle popolazioni del Catanese per il terremoto di stanotte. Seguo gli sviluppi in costante contatto con il capo della protezione civile Borrelli e con il sottosegretario Vito Crimi. Ringrazio la macchina dei soccorsi che si è subito mobilitata e auguro ai feriti una pronta guarigione", ha scritto su Twitter il premier, Giuseppe Conte

Il capo Dipartimento della Protezione civile, Angelo Borrelli, accompagnato da un team di esperti del Dipartimento, si è recato in Sicilia per fare un punto della situazione. Dopo un sorvolo sull'area colpita, è previsto un incontro tra Borrelli e le autorità locali nella Prefettura di Catania per pianificare gli interventi di assistenza alla popolazione e di verifica dell'agibilità degli edifici. 

"Tanta paura stanotte a Catania, alcuni crolli e per fortuna solo qualche ferito lieve. Grazie ai soccorritori, sono in continuo contatto con le autorità"ha scritto su Twitter il ministro della Salute, Giulia Grillo.

I vigili del fuoco sono al lavoro nelle zone colpite. Sono impegnate squadre Usar (Urban search and rescue), specializzate in disastri, e unità cinofile. Sono operative sezioni dei vigili del fuoco arrivate dalla Calabria ed è stato disposto l'allertamento per quelle di Lazio, Campania e Puglia. I funzionari sono impegnati nella verifica delle strutture lesionate, ha comunicato i vigili del fuoco su Twitter. 

Sono state poi rimosse le parti pericolanti nella parrocchia Santa Maria della Misericordia, in località Piano d'Api, ad Acireale. Un gruppo di vigili del fuoco è intervenuto a Zafferana (Catania) in via Vittorio Emanuele 29, per salvare i cani rimasti intrappolati dal crollo di un solaio. "Grazie agli oltre 100 vigili del fuoco che da stanotte stanno lavorando fra le macerie dopo i crolli per il #terremoto in provincia di Catania. Fortunatamente non ci sono morti, solo feriti lievi. Vi terrò aggiornati, un pensiero agli sfollati e onore ai pompieri!", ha commentato su Twitter il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, che giovedì sarà in visita a Catania.

Anche il vicepremier pentastellato, Luigi Di Maio ha fatto sapere che la mattina del 27 dicembre sarà "con il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli nel catanese per incontrare i cittadini colpiti dal #terremoto e le autorità locali".

"Siamo tutti addolorati, ho visto persone anziane e bambini dormire nelle macchine", ha raccontato il vescovo di Acireale, Antonino Raspanti, ai microfoni del Tg2000, il telegiornale di Tv2000. In tanti, ha detto, "guardavano le chiese in macerie e piangevano. Esprimo grande vicinanza a tutte le famiglie colpite. Ringrazio tutti per la tempestività degli aiuti. Speriamo di riprendere al più presto la vita normale, per ora siamo in emergenza. Chi vive vicino all'Etna è abituato, ma questo non toglie il grande disagio e la grande paura". 

L'aeroporto di Catania – Resta al momento pienamente operativo l'aeroporto internazionale di Catania, come si legge sul sito dello scalo.

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