Nove italiani su dieci mangeranno in questi giorni gli avanzi del cenone della Vigilia e del pranzo di Natale. Questo quanto emerge da un'indagine Coldiretti. La crescente sensibilità si basa su motivi economici, etici e ambientalli: recuperare gli alimenti non consumati fa risparmiare soldi e comporta una minore produzione di rifiuti. Solo il 7% delle famiglie non avanza niente mentre il 2% dona in beneficenza. Secondo Coldiretti ammonta ad almeno mezzo miliardo il valore di cibi e bevande preparati e non consumati sulle tavole degli Italiani a Natale.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata

Tag: