I giovani di 24 e 25 anni hanno sparato sabato sera alla promessa del nuoto Manuel Bortuzzo: il ventenne non potrà più camminare

Hanno confessato. I due ragazzi, di 24 e 25 anni sospettati per il ferimento di Manuel Bortuzzo hanno ammesso di essere stati loro a sparare per errore. I giovani, rintracciati anche grazie alla descrizione dei testimoni presenti al momento della sparatoria di sabato notte all'Axa, a sud di Roma, sono stati interrogati nel pomeriggio alla presenza dei rispettivi avvocati. Qualche ora prima la polizia aveva ritrovato una pistola nelle vicinanze del luogo della sparatoria."Grazie alle Forze dell'Ordine per il consueto impegno e l'alta professionalità. Gli infami che hanno sparato a Manuel Bortuzzo – ha commentato Matteo Salvini – devono marcire in galera: spero vengano individuati con certezza al più presto"

Bortuzzo, che dall'autunno scorso si allenava al centro federale di Ostia, si trovava di fronte al locale con un'amica quando i passeggeri di una moto in corsa hanno aperto il fuoco e lo hanno ferito, forse scambiandolo per un'altra persona. Il giovane sfortunatamente resterà paralizzato, perché il proiettile che lo ha colpito ha compromesso il midollo in modo irreparabile. "Nonostante la decompressione del midollo eseguita con i mezzi più avanzati, il midollo spinale non conduce e dalle analisi è emersa una lesione midollare completa. Al momento pensiamo non possa esserci una ripresa funzionale del movimento delle gambe", aveva fatto sapere martedì Alberto Delitala, direttore del dipartimento di Neurochirurgia dell'ospedale San Camillo.

Il padre gli ha comunicato le sue condizioni. "Manuel fisicamente può migliorare ma le gambe non ci sono. Glielo abbiamo detto che non ha più nessuna possibilità motoria. Gli abbiamo detto che lo portiamo in un centro specializzato con ottime possibilità di migliorare la sua vita", ha dichiarato Franco Bortuzzo, in un'intervista a 'CorriereTv'. "Ce la farà, è forte – ha detto ancora  il padre – . Domani scioglieranno la prognosi: beve e mangia da solo da due giorni. I medici sono positivi. Ce l'abbiamo qui e il resto non mi interessa. Lui è consapevole di tutto, è una persona forte. Troverà il suo spazio per uscire. Non ha pianto quando ha capito".

Il presidente della Federnuoto, Paolo Barelli, è dello stesso parere sulle condizioni del giovane nuotatore Manuel Bortuzzo. "Manuel si è svegliato. Fisicamente è una roccia. Sta migliorando visibilmente ora dopo ora e sta dimostrando di essere pronto ad affrontare il futuro con la stessa determinazione che lo spingeva in allenamento oltre i suoi limiti", ha spiegato il numero uno della Fin. "È cosciente della situazione con un senso di consapevolezza fuori dal comune e ben più maturo della sua giovane età. Nei prossimi giorni lascerà la terapia intensiva dell'ospedale San Camillo e sarà trasferito in reparto. Nel frattempo ci siamo attivati affinché inizi la riabilitazione in un centro di avanguardia. Stiamo valutando con la famiglia la struttura che possa assisterlo nel modo migliore. Non importa dove sarà. Siamo pronti ad andare anche in capo al mondo". "Manuel è stato raggiunto dalla solidarietà di istituzioni e mondo sportivo, dall'affetto e dalla commozione dell'Italia intera", ha proseguito Barelli. "Ne ha sentito la forza e sa di poter contare su una famiglia premurosa, pronta a sostenerlo e ben più numerosa di quanto immaginasse. È diventato il figlio, il fratello, il nipote di tutti coloro che non accettano di vivere in un ambiente ostaggio della violenza. Adesso – ha aggiunto – occorrerà l'aiuto di tutti nell'ambito delle proprie possibilità e competenze".

 

 

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