I dati Istat sul 2018 restituiscono l'immagine di un Paese in decrescita demografica. Gli stranieri sono 5,23 milioni (in lieve aumento) pari all'8,7% della popolazione. Cala la fecondità, aumenta l'aspettativa di vita
Decresce la popolazione italiana. Siamo 60 milioni e 391 oltre 90mila in meno rispetto all'anno scorso. E tutti gli altri indicatori ci parlano di un Paese in crisi demografica: scende il numero dei neonati (anche i decessi calano, ma di poco) e il saldo naturale è negativo. Sono i dati demografici Istat relativi al 2018
Italiani e stranieri – La popolazione, si diceva, è scesa di poco (1,5 per mille) ma il "movimento", così, è innaturale. Gli italiani sono 55 milioni e 157mila, i cittadini stranieri residenti sono 5 milioni e 234 (in crescita del 17,4 per mille) e corrispondono all'8,7% della popolazione
Nati e morti – Come si diceva, il saldo demografico è negativo. Nel 2018 sono nati 449mila bambini, ossia 9mila in meno del precedente minimo registrato nel 2017. Rispetto al 2008 risultano 128mila nati in meno. In compenso, ci hanno lasciato per sempre 636mila persone, 13mila in meno del 2017. In rapporto al numero di residenti, nel 2018 sono deceduti 10,5 individui ogni mille abitanti, contro i 10,7 del 2017.Il saldo naturale nel 2018 è negativo (-187mila), risultando il secondo livello più basso nella storia dopo quello del 2017 (-191mila).
Saldo migratorio – Il saldo migratorio con l’estero, positivo per 190mila unità, registra un lieve incremento sull’anno precedente, quando risultò pari a +188mila. Aumentano sia le immigrazioni, pari a 349mila (+1,7%), sia le emigrazioni, 160mila (+3,1%). I flussi in ingresso, perlopiù dovuti a cittadini stranieri (302mila), hanno toccato il livello più alto degli ultimi sei anni. Solo 40mila emigrazioni per l’estero, su complessive 160mila, coinvolgono cittadini stranieri. Tra i cittadini italiani continuano a essere più numerose le partenze dei ritorni. Nel 2018 risultano, infatti, 47mila rimpatri e 120mila espatri.
Fecondità – Il numero medio di figli per donna (1,32) risulta invariato rispetto all’anno precedente. L’età media al parto continua a crescere, toccando per la prima volta la soglia dei 32 anni. La fecondità misurata lungo le varie generazioni femminili, anziché per anni di calendario, non ha mai smesso di calare. Tra le donne nate nel 1940 e quelle del 1968 la fecondità diminuisce con regolarità da 2,16 a 1,53 figli.
Speranza di vita – Nel 2018 si registra un nuovo aumento della speranza di vita alla nascita. Per gli uomini la stima è di 80,8 anni (+0,2 sul 2017) mentre per le donne è di 85,2 anni (+0,3).
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