Momenti di tensione alla manifestazione: i pro Palestina contestano la Brigata ebraica
Oltre 70mila persone hanno sfilato a Milano nel corteo organizzato dall'Anpi in occasione del 74esimo anniversario della Liberazione. Tante le bandiere e gli striscioni presenti. Ad aprire il corteo, molto partecipato, lo spezzone organizzato da Cgil, Cisl e Uil guidato dai segretari Maurizio Landini, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo. Alla manifestazione, terminata in piazza Duomo con i tradizionali discorsi per ricordare la Liberazione, anche il sindaco di Milano, Beppe Sala, e il segretario Pd, Nicola Zingaretti.
Landini – Nel corso della manifestazione Landini ha lanciato subito una frecciatina a Salvini, che ha 'disertato' le celebrazioni a Roma per andare a Corleone ad inaugurare un commissariato. "La lotta alla mafia non bisogna ricordarla solo il 25 aprile, sarebbe utile che il governo se la ricordasse tutti i giorni". "Vorrei ricordare a tutti che la mafia c'è da 150 anni e si era messa pienamente d'accordo anche con il fascismo. Credo che sia stupido mettere sullo stesso piano il fascismo e comunismo: il fascismo è stato combattuto anche dal comunismo insieme a tutte le altre culture e se siamo liberi è perché c'è stata libertà". "Solo quelli che sono fascisti possono essere arrabbiati che ci sia il 25 aprile", ha aggiunto.
Sala – Si è rivolto al ministro dell'Interno anche il sindaco di Milano Beppe Sala. "Lo dovrà dire Matteo Salvini" se il 25 aprile è anche la sua festa "perché è chiaro che se manifestiamo nostalgia verso momenti non democratici… Io non penso certamente che Salvini voglia essere da quella parte, ma anche snobbare il 25 aprile non va bene". "Non diamo per scontato niente – ha aggiunto -. La conquista della Liberazione è stata una conquista tragica, darla per scontata nel mondo moderno e' l'ultima cosa che bisogna fare".
Bisogna "continuare a fare quello che stiamo facendo e mostrare che non facciamo nessun passo indietro. Mostrare che i valori della resistenza sono quanto mai vivi e contemporanei". Per Sala è questa la reazione giusta dopo lo striscione esposto dai tifosi della Lazio che inneggiava a Benito Mussolini a pochi passi da piazzale Loreto e la corona data alle fiamme sulla lapide di un partigiano. "Purtroppo la provocazione di piazzale Loreto non è l'unica – ha osservato il sindaco – Questo momento è un momento particolare, quindi a chi dice che il 25 Aprile è un momento retorico e morto, io rispondo che è più vivo che mai. È quindi necessario, oggettivamente, impegnarsi di più", ha concluso.
Furlan – "Libertà democrazia e lavoro sono un unicum. È per questo che siamo presenti in tutte le piazze italiane a preservare la libertà, che è un bene primario che ci è stato donato e che dobbiamo garantire per il futuro", ha detto Furlan, intervenendo durante il corteo. "È un 25 aprile è importantissimo – ha proseguito – dove ricordiamo chi ha dato la vita per rendere questo Paese libero ma anche dove affermiamo che libertà è una conquista quotidiana e che insieme a tutto il Paese vogliamo ricordare, festeggiare e guardare avanti. Preservandocela questa nostra democrazia, questa libertà, coltivandola come un fiore prezioso ogni giorno".
Furlan ha poi sottolineato: "Ogni volta che viene calpestato il ricordo del 25 aprile, ogni lapide sfregiata è un campanello d'allarme molto serio che non dobbiamo sottovalutare. Dobbiamo vivere questi valori di democrazia e libertà e trasmetterli ai nostri giovani". "La libertà è una conquista quotidiana – ha aggiunto -. A noi spetta conservarla, difenderla e farla crescere. La libertà è libertà dalla schiavitù, dal lavoro nero, di non morire di lavoro come avviene ogni giorno purtroppo nel nostro Paese. La democrazia è l'antitesi di Mafia, 'Ndrangheta e Camorra. Ogni giorno dobbiamo vivere questi messaggi così importanti per il futuro del Paese".
Contestata la Brigata ebraica – Durante il corteo un gruppo di antagonisti pro Palestina ha contestato duramente la presenza della Brigata ebraica alla manifestazione. Al grido di "Palestina Libera", "Israele Stato terrorista" e "Via i sionisti dal corteo", la Brigata ebraica, nelle cui file è presenta anche il parlamentare del Pd Emanuele Fiano, è stata aspramente criticata. Lo spezzone però è riuscito a proseguire verso piazza Duomo senza incidenti.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata