"Gli agenti mi hanno trascinata per il collo e mi hanno detto che mi avrebbero infilato il manganello nell'ano se non stavo ferma"
"Ieri 19 maggio durante una carica di 'alleggerimento' delle forze dell'ordine di Matteo Salvini sono stata presa e trascinata fuori dalla folla, dietro ai giornalisti, 3 agenti (a cui se ne sono aggiunti 2 successivamente) mi hanno preso e buttata a terra, presa a manganellate e trascinata lontano dalle telecamere per il collo fino quasi a non avere più respiro, messa a terra, minacciata di infilarmi il manganello nell'ano se non stavo ferma". Inizia così la testimonianza di una ragazza che ieri ha partecipato alla manifestazione di protesta contro la presenza a Firenze del vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini. A riportarla, corredata da foto dei segni sul collo della giovane, la pagina Facebook di 'Firenze dal basso'.
"Sono stata immobilizzata, identificata, sono stata rilasciata perché 'il pezzo grosso' ha dichiarato che non avevo fatto niente e che stavano esagerando – prosegue il racconto – Umiliata, con i vestiti a brandelli sono stata rilanciata nella folla senza nessun rispetto. Quello che è successo ieri fa male al cuore, alla speranza, alla voglia di esserci, di manifestare i propri pensieri e il proprio dissenso dal disastro che si sta creando. Non dimenticherò mai lo sguardo dell'agente che mi ha assalito. Il suo sorriso, la sua soddisfazione nell'esercitare un potere forte, privo di animo, su esseri umani che lottano ogni giorno per un mondo diverso mi ha sconvolto e addolorato più di ogni altra cosa. L'umanità perduta, il sopruso sessuale su una donna, il calpestare la dignità altrui".
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