Celebrazioni nella sua Palermo, il ricordo commosso della politica
In occasione del 40esimo anniversario della morte di Piersanti Mattarella, a nome dell’Amministrazione comunale e della Città di Palermo, il sindaco Leoluca Orlando intitola all’ex presidente della Regione, “vittima di potere criminale mafioso”, l’attuale Giardino Inglese, che diventa il Parco Piersanti Mattarella – Giardino all’inglese.
Alla cerimonia di intitolazione ci sono i familiari del presidente della Regione ucciso. Prima, nel tratto in cui avvenne l’omicidio, in via Libertà, le autorità hanno deposto alcune corone di fiori accanto alla lapide commemorativa.
Il ricordo della politica
“Quarant’anni fa, la mano assassina di Cosa Nostra colpiva a morte Piersanti Mattarella. Un uomo con la schiena dritta che ha pagato con la vita il coraggio di sconfiggere la mafia. Ricordare e onorare il suo nome ci aiuta a non abbassare mai la guardia nella difesa dello Stato”. Lo scrive su Twitter Antonio Tajani, vicepresidente del Partito popolare europeo e Presidente della Commissione Affari Costituzionali al Parlamento Europeo.
“Il 6 gennaio 1980 la mafia uccideva Piersanti Mattarella a Palermo. Politico onesto e rigoroso, servitore dello Stato, esempio di riscatto per le giovani generazioni e per tutti coloro che hanno contribuito e continuano a contribuire con determinazione alla lotta alla mafia”. Lo scrive su Twitter il presidente della Camera, Roberto Fico.
“A 40 anni di distanza dalla sua barbara uccisione per mano mafiosa, Piersanti Mattarella resta un esempio di come un uomo dello Stato può e deve interpretare il suo ruolo e la sua funzione. Per tutti gli italiani è un dovere ricordare il suo sacrificio di amministratore pubblico che pagò con la vita la sua battaglia per la legalità e l’intransigenza della sua politica riformatrice”. Lo ha dichiarato il Presidente del Senato Elisabetta Casellati ricordando la figura del Presidente della Regione Sicilia assassinato a Palermo il 6 gennaio del 1980. Il Presidente del Senato ha aggiunto: “Mafia e corruzione, in Italia, restano due piaghe che occorre debellare ed estirpare in ogni loro forma e articolazione, attraverso l’impegno di tutti: istituzioni, politica e cittadini”.
“Dopo quarant’anni dall’omicidio di Piersanti Mattarella la verità va cercata ancora in quel blocco di potere politico mafioso che nasconde tanti, troppi segreti. Il mio ricordo di quel 6 gennaio 1980”. Così su Twitter Pietro Grasso di LeU.
“Una delle finalità che deve caratterizzare l’impegno politico dei gruppi parlamentari, del Governo e delle Istituzioni in generale, credo sia quella di dare un contributo decisivo per l’isolamento nella società del fenomeno mafioso. Questo risultato può essere conseguito aiutando a costruire una coscienza antimafia. Piersanti Mattarella aveva chiara quale fosse la strada da seguire per il contrasto al fenomeno mafioso, e ne parlava come di una ‘battaglia – per citare le sue stesse parole – che esige la più larga unità di intenti, alla quale tutti dobbiamo sentirci richiamati”. Così oggi Giorgio Pasqua, deputato regionale e capogruppo del Movimento 5 Stelle all’Ars, ha rivolto un caloroso bentornato a Palermo al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, richiamando le parole del fratello Piersanti, presidente della Regione Siciliana assassinato quarant’anni fa per mano mafiosa e oggi commemorato in Aula.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata