Il giovane era stato arrestato il 7 febbraio del 2020: la custodia cautelare rinnovata per 11 volte

Un anno di carcere senza un processo: Patrick Zaki, lo studente dell’Università di Bologna, era stato arrestoato il 7 febbraio scorso al suo ritorno in Egitto dall’Italia, dove frequentava un master. Il ricercatore, era stato accusato di utilizzare i social per diffondere notizie e informazioni false, e per questo è stato rinchiuso nel carcere di Tora. La sua custodia è stata rinnovata per 11 volte in questo ultimo anno: l’ultima decisione della Corte, lo scorso 2 febbraio, ha confermato altri 45 giorni di “detenzione preventiva”.

Zaki è accusato di “propaganda sovversiva”, capo d’imputazione considerato da molti osservatori coerente con l’ondata di repressione del dissenso e della difesa dei diritti umani da parte del presidente Abdel Fattah al-Sisi. Repressione che, in Italia, ha già avuto ampia e tragica eco con l’uccisione al Cairo del ricercatore italiano Giulio Regeni, nel 2016. Con questa accusa lo studenti rischia fino a 25 anni di carcere.

“Un anno fa l’arresto ingiustificato di Patrick Zaki. Chiediamo la sua liberazione e il conferimento della cittadinanza italiana”, scrive Stefano Bonaccini, presidente della regione Emilia-Romagna, sulla pagina Facebook in occasione dell’anniversario dell’arresto dello studente.

Mobilitazioni in diverse città son previste a partire da domani: l’Ateneo di Bologna in prima linea ha lanciato un evento online sulla pagina Facebook e Youtube Unibo, a cui parteciperanno sindaci delle città e dei Paesi italiani che si sono schierati per la liberazione di Zaki, conferendogli anche la cittadinanza onoraria; una maratona musicale di dodici ore per sensibilizzare sulla sua storia, intitolata ‘Voci X Patrick – Maratona musicale per chiedere la liberazione di Patrick Zaki‘, è stata organizzata da Voci per la libertà con Amnesty International – Italia e il MEI – Meeting Degli Indipendenti. Le adesioni sono state oltre 140 da parte di artisti delle più svariate sfaccettature musicale: da Roy Paci, Marina Rei, Grazia di Michele, Pierpaolo Capovilla, ad Alberto Fortis, Pippo Pollina, Valerio Piccolo e Pino Pecorelli, ma anche Lorenzo Lavia e Arianna Mattioli, la Med Free Orkestra, il Parto delle Nuvole Pesanti, Stefano Saletti con Barbara Eramo e Banda Ikona, Maurizio Capone & BangtBungt, Ivan Segreto e tantissimi altri.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata