Operazione della Squadra Mobile: la scoperta il 22 giugno

Nuovo sequestro di armi nell’inchiesta che ruota attorno all’ex gip del tribunale di Bari, Giuseppe De Benedictis. In un box alla periferia di Ruvo di Puglia (Bari), gli agenti della Mobile di Bari hanno trovato 2 fucili e 13 pistole. Stando a quanto si apprende, il box era nella disponibilità del caporal maggiore dell’Esercito, Antonio Serafino, indagato assieme a De Benedictis per porto e detenzione di armi da guerra ed esplosivi dopo che la Squadra Mobile di Bari, lo scorso 28 maggio, trovò una pistola semiautomatica marca Remington 1911 calibro 45, con caricatore e cartucce; una pistola semiautomatica marca Walther P.38 calibro 9×19, con caricatore e cartucce; una pistola di provenienza belga, calibro 6.35; un fucile d’assalto Sabre Defence XR15 calibro 223 Remington corredato di caricatore e di 19 cartucce; un fucile mitragliatore del tipo MG42, un fucile d’assalto del tipo MP40. Furono trovati, inoltre, parti di arma (canna, otturatori, cartuccere, caricatori per armi da guerra) e circa un migliaio di munizioni di vario calibro, anche da guerra. Quelle armi erano nascoste nella cucina di una villetta alle porte di Andria (BAT), di proprietà di un imprenditore agricolo, Antonio Tannoia, dove ne erano state rinvenute un centinaio il 29 aprile. Fra le armi sequestrate dagli agenti della Mobile di Bari nell’inchiesta che ruota attorno all’ex gip Giuseppe De Benedictis del tribunale barese, ci sono anche pistole lanciarazzi, una carabina e una sciabola. La scoperta, stando a quanto reso noto dalla Mobile, è avvenuta il 22 giugno scorso. De Benedictis è ristretto in carcere, a Lecce, dal 25 aprile per corruzione in atti giudiziari e in cella gli è stato notificato l’altro provvedimento cautelare in relazione alle armi.

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