Il medico è indagato per concussione aggravata
(LaPresse) Iniezioni di farmaci in cambio di somme di denaro. Questa l’accusa della Procura nei confronti di Giuseppe Rizzi, dirigente medico del Dipartimento di oncologia dell’Istituto Tumori “Giovanni Paolo II” di Bari. I carabinieri hanno sequestrato beni immobiliari e somme di denaro al medico per un valore complessivo di 3 milioni di euro. Stando alla ricostruzione degli inquirenti, Rizzi raggirava regolarmente 14 pazienti dell’istituto approfittando delle loro fragilità psico-fisiche: prometteva loro iniezioni “extra” di alcuni farmaci per accelerare le cure; in cambio loro pagavano delle somme di denaro sotto banco. In realtà, si trattava di medicinali la cui somministrazione era a titolo gratuito e a totale carico del personale medico.
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