Il Capo dello Stato all'inauguarazione dell'anno accademico dell'Università di Foggia
All’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università di Foggia, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ha parlato anche di criminalità: “La formazione delle coscienze è decisiva ed è uno degli elementi cui concorre l’insegnamento universitario che, come presidio di cultura, è ovunque un elemento di sostegno”, spiega il Capo dello Stato, che lancia poi un appello agli studenti. “Chiedere ai giovani di impegnarsi e non tirarsi indietro e accettare il rischio, di mettersi in gioco è l’orizzonte che tutto il nostro Paese ha bisogno e si pone come obiettivo – dice il Presidente della Repubblica. – C’è bisogno di rilancio, di garantire ai giovani una prospettiva di vita, di realizzazione personale, di uguaglianza e libertà e le università sono un punto decisivo”, ha concluso Mattarella che è stato accolto dall’applauso dei presenti.
Prima di lui, nel discorso di anticipazione del Capo di Stato, ha preso la parola il presidente del Consiglio degli studenti dell’Unifg, Mirko Pio Bruno, che ha al termine del suo intervento ha rivolto un invito speciale ai colleghi: “Non tiriamoci indietro. Abbiate la forza di provare e di fallire. Questa cultura del fallimento deve essere demistificata: sbagliare è costruttivo, è alla base della conoscenza e di tutte le più grandi vittorie, è ciò che rende grandi gli uomini colmi di perseveranza – ha detto Bruno, che ha chiuso citando la frase di Paulo Coelho – soltanto una cosa rende impossibile un sogno: la paura di fallire”.
“Foggia è città dell’antimafia e non della quarta mafia, una città che ha reagito e che si è riappropriata del suo futuro”, ha detto il rettore dell’università di Foggia, Pierpaolo Limone, aprendo la cerimonia inaugurale dell’anno accademico.”Chiudo il mio discorso ricordando le parole di don Luigi Ciotti, secondo cui il nostro Paese ha bisogno di cosciente inquiete e noi lo siamo”, ha aggiunto.
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