In Italia è andato in scena il 18esimo sabato di manifestazioni no green pass/no vax
Sit-in, manifestazioni, striscioni e cori, rigorosamente tutti senza mascherina: in Italia è andato in scena il 18esimo sabato di manifestazioni no green pass/no vax. Per tutti valgono le direttive della circolare del Viminale dello scorso 10 novembre: niente cortei in giro per la città, ma sit-in ‘statico’, lontano da obiettivi sensibili e che non limiti le “attività lavorative“, quelle dei commercianti in primis, e la “mobilità dei cittadini”.
A Milano, nel primo pomeriggio le forze dell’ordine hanno identificato circa 60 manifestanti. Al termine di un pomeriggio concitato, il bilancio degli identificati sale a 257 persone e 2 i cittadini milanesi indagati in stato di libertà: un 57enne per la resistenza opposta a pubblico ufficiale e un 62enne per resistenza e per aver rifiutato di fornire le proprie generalità. Trentuno ordini di allontanamento emessi e avviato il procedimento per l’emissione di due Daspo Urbani da parte del Questore Petronzi. Il dispositivo di sicurezza, messo a punto in sede di Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica in Prefettura, “ha tenuto bloccati i manifestanti che avrebbero voluto animare un corteo per il centro cittadino per reiterare i disagi delle scorse settimane”, rende noto la Questura di Milano. La calma, in piazza Duomo, è tornata dopo tensioni tra i no green pass e le forze dell’ordine. I manifestanti, che si erano dati appuntamento alle 17 in piazza Fontana, hanno ripetutamente cercato di forzare i cordoni di sicurezza e spostarsi in corteo.
Circa 60 sono stati identificati dalla polizia già tra le 16 e le 17. In piazza Duomo, hanno cercato di mescolarsi alla folla per creare scompiglio, muovendosi in maniera disordinata. Le forze dell’ordine hanno bloccato più tentativi dei no green pass/no vax di entrare nella piazza che, però, era blindatissima. Momenti di tensioni, urla, spintoni e altri manifestanti fermati e identificati prima che, a poco a poco, la situazione tornasse apparentemente normale. Durante le fasi più concitate, un manifestante, fermato da un agente in borghese, ha provocato la reazione degli altri no green pass/no vax, con urla e spintoni.
In tre sono stati fermati e qualche altro momento di tensione si è registrato al momento dell’identificazione da parte della polizia. Un manifestante bloccato da un agente in borghese ha scatenato reazioni tra gli altri no green pass con spintoni e urla. Non ci sono stati feriti né contusi. I manifestanti hanno provato anche a fare blocco sedendosi a terra, ma sono stati spostati dalle forze dell’ordine. Guardia di finanza, carabinieri e polizia hanno continuato a presidiare gli spazi, ‘chiudendo’ i manifestanti nell’area davanti al museo del Novecento.
A Roma, dove era in programma il sit-in ‘Liberiamo l’Italia’ che sulla carta chiamava a raccolta i no green pass di tutta Italia, in 3mila si sono ritrovati al Circo Massimo, nella quasi totalità dei casi senza mascherina. Tra i manifestanti anche i gilet arancioni e l’ex generale Antonio Pappalardo, insieme con bandiere tricolori e palloncini e gli smartphone illuminati.
A Torino, in piazza con i manifestanti anche i portuali di Genova e di Trieste. Tra i no green pass anche Stefano Puzzer, portavoce dei portuali triestini. Anche a Catanzaro, alla manifestazione hanno preso parte alcune centinaia di cittadini. Il coordinamento 15 ottobre ha annunciato, nel corso di una conferenza stampa, di aver dato vita a una ‘Commissione scientifica’ che sarà composta da “esperti, medici, uomini di scienza e ricercatori in vari ambiti”.
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