L'insegnante di 45 anni è accusata di corruzione di minorenni e pornografia minorile
(LaPresse) – Maestra di scuola elementare in un comune del Nord-est, sui social era ‘zia Martina’ e la scorsa estate a Bari, in alcuni B&B dei rioni Libertà, Madonnella e San Paolo avrebbe incontrato minorenni e consumato rapporti sessuali. L‘insegnante 45 anni, è finita ai domiciliari per corruzione di minorenni e pornografia minorile. L’ordinanza è stata eseguita dai carabinieri del comando provinciale di Bari nel comune in cui la donna è domiciliata da quando ha ottenuto l’incarico a scuola.
A far partire l’inchiesta alcune mamme
L’inchiesta, coordinata dal pm della procura barese, Marcello Barbanente, è partita dopo che alcune mamme hanno tentato di sfondare la porta di un B&B. Credevano di trovare la 45enne. I carabinieri sono intervenuti su richiesta del titolare della struttura e in quella occasione le mamme hanno riferito quanto avevano scoperto sui telefonini dei figli: chat a sfondo sessuale con una donna memorizzata in rubrica come zia Martina e video di incontri sessuali, riferibili a luglio.
Sesso di gruppo con bambini di 12 anni
La mamma di un 12enne, in quel periodo, ha chiesto aiuto alla della testata on line Il Quotidiano Italiano-Bari e i giornalisti hanno raccolto testimonianze ritenute utili ai fini delle indagini. “Quando mio figlio di 11 anni mi ha fatto vedere il video di alcuni suoi amici che facevano sesso, anche di gruppo, con zia Martina ho avuto un crollo”, ha raccontato la mamma. “Un senso di sconforto misto alla voglia di farmi vendetta. Non era mio figlio ma conosco tutti quei bambini e non potevo credere ai miei occhi”, ha detto. “Una sera, insieme a un paio di bambini e a un’altra mamma siamo andati nel B&B del quartiere Madonnella. Abbiamo quasi sfondato la porta e urlato con tutto il fiato che avevamo in gola. L’abbiamo mancata per un soffio”.
La testata giornalistica è riuscita a registrare una telefonata tra quella mamma e zia Martina e ha pubblicato la conversazione il 5 settembre. “Sono molto dispiaciuta di quello che è successo, però molte cose non sono vere o non sono andate come sembra”, ha detto la maestra. “Io voglio capire se sei pentita di tutto questo che hai fatto, se devo fare la denuncia sì o no”, ha chiesto la mamma. Nella telefonata la maestra ha detto di essere stata derubata e minacciata da alcuni ragazzi e ha precisato: “Io non mi faccio chiamare zia Martina, a me mi chiamano zia Martina”.
La mamma ha chiesto se fosse a conoscenza del fatto i bambini avessero 12 anni: “No, non ho fatto niente con loro”. E sui video: “Non lo so, quando li vedrò, ti saprò dire”. La mamma ha provato a chiedere un incontro. “Non sono in Puglia adesso, vorrei solo cercare di mettere una pietra sopra su tutto. Tu vuoi ancora fare la denuncia?”. E poi: “Faccio il percorso che avevi detto tu. Sono pentita”. Le indagini proseguono per verificare se ci sia stato il coinvolgimento di altri minori.
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