Aveva 83 anni. Il suo nome è legato al crack del 2003 dell'azienda specializzata nel latte

Addio all’uomo che ha portato Parma e il suo club sulla carta geografica del grande calcio italiano e internazionale: è morto all’età di 83 anni Calisto Tanzi. Il fondatore della Parmalat acquisisce il Parma nel 1990, subito dopo la promozione in Serie A. Alla carica di presidente viene messo Giorgio Pedraneschi, fedelissimo di Tanzi. Grazie agli investimenti di ‘mr Parmalat’, la squadra giallo-blu nel giro di pochi anni si inserisce nell’elite del calcio italiano nel periodo delle così dette ‘sette sorelle’. Sotto la gestione di Tanzi, il club ducale conquista 3 Coppe Italia, una Supercoppa italiana e 4 titoli internazionali: una Coppa delle Coppe, 2 Coppe UEFA e una Supercoppa UEFA. Unico trofeo sfuggito, lo Scudetto, sfiorato in più di una occasione. Dopo Milan, Juventus e Inter, il Parma è il quarto club italiano e il sedicesimo europeo nella classifica generale delle competizioni UEFA vinte.

In quegli anni indimenticabili per i tifosi parmigiani, vestono la maglia biancoscudata campioni del calibro di Gianfranco Zola, Enrico Chiesa (il papà di Federico, ndr), Faustino Asprilla, Hristo Stoichkov, Lilian Thuram, Hernan Crespo, Adriano e soprattutto i futuri campioni del Mondo Fabio Cannavaro, Gianluigi Buffon e Alberto Gilardino. Protagonisti dell’epopea del Parma anche alcuni dei più importanti allenatori degli ultimi 30 anni, da Nevio Scala, a Carlo Ancelotti, da Alberto Malesani, Alberto Zaccheroni, Cesare Prandelli, Renzo Ulivieri e Daniel Passarella.

La favola del Parma di Tanzi termina bruscamente nel 2003, quando in seguito al crac Parmalat, per il quale Tanzi viene arrestato. Nonostante il terremoto societario e il passaggio in amministrazione controllata, il club gialloblù riuscirà comunque a concludere il campionato al quinto posto. Il 25 giugno 2004, per evitare la ripartenza dai dilettanti, nasce il Parma Football Club, che assume e mantiene vivi tutti i diritti del Parma AC, nonostante il fallimento della Parmalat da cui è svincolato.

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