L'avrebbe lanciata dal balcone della loro casa al terzo piano per paura che il marito portasse via, in India, nel loro Paese d'origine

L’avrebbe lanciata dal balcone della loro casa al terzo piano per paura che il marito portasse via, in India, nel loro Paese d’origine, la loro bimba di quasi 4 anni. A Macerata, la polizia, su disposizione della locale Procura, ha fermato con l’accusa di tentato omicidio la madre della piccola, una donna classe ’82, di origini indiane.

La 40enne, dopo essersi chiusa in camera con la bambina, avrebbe lanciato giù la bambina. La donna aveva paura che il marito volesse tornare nella loro patria, ma – secondo gli inquirenti – era un timore del tutto immotivato.

Nell’impatto, dopo un volo dal terzo piano, la piccola ha riportato un ‘politraumna’ che ha richiesto l’intervento dell’eliambiulanza che l’ha portata nel presidio Salesi degli Ospedali Riuniti di Ancona. Lei, nata nel 2018, è in condizioni stabili, ma la prognosi resta in ogni caso riservata. La piccola, ricoverata nella riaminazione pediatrica, secondo quanto riferisce il bollettino medico del presidio Salesi degli Ospedali Riuniti di Ancona, “presenta lesioni vertebrali senza interessamento mielico, contusioni polmonari bilaterali, piccole falde di pneumotorace bilateralmente, frattura biossea dell’avambraccio sinistro e frattura pertrocanterica dell’arto inferiore destro, profonde ferite al collo”.

I medici hanno sottoposto la bambina a un intervento per ridurre le fratture che ha riportato nella caduta dal terzo piano. La donna, invece, è attualmente piantonata nel reparto di psichiatria dell’ospedale di Macerata, a disposizione della Procura maceratese che coordina le indagini.

Nel primo pomeriggio di ieri, i poliziotti delle volanti sono intervenuti perché la donna aveva tentato il suicidio lanciandosi dal balcone del terzo piano del palazzo in cui risiede insieme con il marito e un’altra coppia di indiani.
Al momento dell’arrivo dei poliziotti, la donna è stata trasportata in ospedale. Grazie al sopralluogo della Polizia Scientifica, intervenuta insieme con le volanti, la scena è stata cristallizzata: le tracce ematiche sono state repertate e ogni particolare conservato.

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