Non Una di Meno Rimini ha pubblicato i dati delle segnalazioni di molestie avvenute durante la 93esima adunata degli Alpini a Rimini
“Oltre 160 racconti dei fatti delle molestie subite. Oltre 500 segnalazioni di molestie“. È il bilancio, condiviso su Facebook, dall’associazione femminista Non una di meno Rimini riguardanti le molestie durante la 93esima adunata degli Alpini. I dati sono emersi ieri, dopo l’incontro con vittime e avvocati. “Non consideriamo necessario – hanno proseguito – che ci siano delle denunce per credere alla verità delle molestie, sappiamo che sono accadute, molte più di quelle che sono arrivate a noi. In questo caso però le denunce possono essere uno strumento in più perché le molestie che si ripetono a ogni adunata non possano essere ignorate come in passato”. L’associazione ha infine dichiarato che tutte le segnalazioni, video e foto pervenute potrebbero essere impiegate in anche in una procedura legale collettiva.
Le scuse degli Alpini
“Adesso ci sono fatti concreti. E mi consenta innanzitutto di chiedere scusa a chi ha subito le molestie. Faremo di tutto, insieme alle forze dell’ordine, per individuare i responsabili. E se sono appartenenti alla nostra associazione, prenderemo provvedimenti molto forti”. Così Sebastiano Favero, presidente dell’Associazione nazionale Alpini, in una intervista al ‘Corriere della Sera’. “Sono episodi molto gravi, che noi abbiamo condannato fin dall’inizio. Hanno sicuramente creato malessere in chi li ha subiti, ma hanno anche provocato un danno d’immagine alla nostra organizzazione. Stiamo valutando con i nostri legali come tutelarci qualora vengano trovati gli autori”, prosegue Favero, che aggiunge: “Quello che mi dispiace è che, per colpa di quelli che definirei degli imbecilli, è stata coinvolta un’associazione che nella sua lunga storia si è guadagnata rispetto per la serietà e l’impegno mostrati.Si è generalizzato, facendo passare tutta la realtà alpina, anche quella degli Alpini in armi, per qualcosa di diverso da ciò che è”.”Può anche essere. E una volta che le cose si saranno chiarite, faremo al nostro interno le necessarie valutazioni. Certi atteggiamenti non sono più accettabili né tollerabili”, sottolinea il presidente dell’Ana.
La violenza su minore durante l’adunata del 2015
Il 31 maggio è fissata l’udienza in Corte d’appello all’Aquila nei confronti di 2 uomini accusati di violenza sessuale di gruppo nei confronti di una minorenne che sarebbe avvenuta durante l’88esima adunata degli Alpini all’Aquila. I fatti risalgono a metà maggio del 2015, i 2 avrebbero approfittato della ragazza, allora minore, conducendola in un luogo isolato. Simona Giannangeli, rappresentante legale della vittima nel procedimento penale all’Aquila, ha sottolineato che è importante denunciare queste violenze. In primo grado i 2 imputati, di origine emiliana all’epoca 35enni, sono stati condannati a 4 anni di reclusione.
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