A Mantova anticipata la trinciatura del mais per la siccità. A Londra vigili del fuoco mai così impegnati dalla Seconda guerra mondiale
L’ondata di caldo sull’Italia raggiunge il picco tra oggi e domani, con 14 città da bollino rosso. Secondo il bollettino diffuso dal Ministero della Salute, le condizioni climatiche peggiori si prevedono a Roma, Milano, Torino, Bologna, Firenze, Genova e in altre otto città. A Firenze prosegue l’allerta per l’ondata di calore codice, e per questo motivo anche per domani, giovedì 21 luglio, è stato diramato il codice rosso.
Siccità: a Mantova parte in anticipo trinciatura mais
“Il grande caldo ha innumerevoli effetti negativi sul settore agricolo, e uno di questi è rappresentato dal grande anticipo vegetativo che sta colpendo il mais, in campo in questo momento. È per questo motivo che sono tanti, in provincia di Mantova, gli agricoltori che, in notevole anticipo rispetto alla normalità, stanno per dare il via (o in alcuni casi hanno già iniziato) alla trinciatura. Questa operazione – spiega l’ufficio tecnico di Confagricoltura Mantova – solitamente avviene non prima della metà di agosto, ma quest’anno le cose sono diverse. Le alte temperature, unite alla prossima fine delle riserve idriche, spingono le aziende a trinciare, per salvare il più possibile le produzioni”. È il caso ad esempio di Roberto Begnoni, che coltiva una trentina di ettari a mais nella zona di Roverbella: “Il caldo ha accelerato la maturazione delle piante – spiega – non solo del mais, ma anche delle patate da industria, con le precoci che si sono letteralmente cotte in campo, mentre le tardive le stiamo raccogliendo ora, in anticipo di un mese. Il caldo ha avuto effetti devastanti”. “Qualità e quantità sono ancora un rebus: «Sui mais irrigati bene – spiega Begnogni – la granella c’è, almeno vedendo le prime pannocchie. Qualità e peso specifico sono poi un’incognita. Un problema grosso è stato rappresentato anche dal forte vento di qualche settimana fa, che ha danneggiato molte piante, spezzandole e non facendo più arrivare linfa alla granella. Anche questo ha fatto anticipare le trinciature”. Nelle stesse condizioni anche Andrea Pagliari, nella zona di Bozzolo: “la causa principale di questo anticipo nelle raccolte – spiega ai margini del suo campo di mais – è il rischio di rimanere a breve senz’acqua, come già ci è stato preannunciato dal nostro consorzio di bonifica, il Navarolo. Tutto questo, unito alle alte temperature che hanno accelerato notevolmente il ciclo vegetativo del mais, ci spinge a metterci già in moto, tra pochi giorni, con le trinciature”. E per i secondi raccolti non resta che incrociare le dita: “Non stanno rispondendo in modo regolare, né dal punto di vista produttivo né da quello dello sviluppo fenologico. Possiamo solo sperare”.
Caldo: in GB 3° giorno disagi trasporti
Terzo giorno di disagi nei trasporti nel Regno Unito a causa del caldo record. La London North Eastern Railway ha comunicato che la principale linea ferroviaria da Londra a Edimburgo resterà chiusa fino alle 12 ora locale, le 13 in Italia, mentre le squadre sono al lavoro per riparare le linee elettriche e le apparecchiature di segnalazione danneggiate da un incendio di martedì legato al caldo. I vigili del fuoco restano in allerta per gli incendi, anche se qualche pioggia ha portato sollievo dopo due giorni di temperature torride. Secondo le previsioni, a Londra oggi la massima sarà di 26 gradi, in calo rispetto al record di 40,3 gradi registrati martedì a Coningsby, nell’est dell’Inghilterra.
Londra, pompieri mai così impegnati da II Guerra mondiale
Per i vigili del fuoco di Londra ieri è stata la giornata più impegnativa dalla Seconda guerra mondiale, con oltre 2.600 chiamate ricevute e un momento in cui hanno dovuto gestire 12 incendi simultaneamente. Lo riferisce il sindaco della capitale britannica, Sadiq Khan, aggiungendo che in città almeno 41 proprietà sono state distrutte dalle fiamme e 16 pompieri sono risultati feriti, anche per inalazioni da fumo. Anche se le temperature hanno iniziato a raffreddarsi durante la notte, il fumo continua ad aleggiare sulla città. Uno degli incendi più grandi si è verificato a Wennington, alla periferia orientale di Londra, dove una fila di case è stata distrutta da un rogo che si è propagato anche attraverso campi secchi nelle vicinanze.
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