L’emergenza migranti entra nel centro del dibattito politico. L’hot spot di Lampedusa è stracolmo: sono al momento ospitate oltre 1400 persone a fronte di una capienza di 350. Meloni propone un blocco navale per fermare gli sbarchi e avverte: dal 25 settembre cambia tutto. “Il blocco navale inteso come atto di guerra è una notizia falsa. Quello che continuo a pensare è che si debba fare una missione europea per bloccare le partenze e che lo si debba fare in collaborazione con le autorità libiche”, ha detto la leader di Fratelli d’Italia che questa mattina si è recata a Messina per incontrare la cittadinanza al mercato Vascone. “L’Europa ha trattato con la Turchia – prosegue Meloni- ad esempio, una rotta di migranti che arrivavano da Est per fermarla. Non si è capito come mai l’Italia sia stata abbandonata sulla rotta Mediterranea. Probabilmente si dovrebbe andare in Europa a chiedere una missione europea per stabilire, in Africa, chi ha diritto ad essere rifugiato e distribuire solo i rifugiati. Questa potrebbe essere una soluzione più seria, rispetto alla pretesa del Governo italiano di fare entrare migliaia di immigranti irregolari che le altre nazioni non fanno entrare”, conclude la Meloni.
Per il leader della Lega Matteo Salvini “chi scappa davvero dalla guerra non deve arrivare con un barchino rischiando di morire, deve arrivare da in aereo, principe o principessa, come stanno accogliendo gli italiani chi scappa dall’Ucraina. Noi siamo un popolo accogliente, ospitale e generoso. Non occorrono i blocchi, basta riapplicare i decreti sicurezza e trovare qualcuno che ministero dell’Interno invece di ‘non vedo, non sento e non parlo’ faccia il suo lavoro. Anzi, se avete notizia dell’attuale ministro dell’Interno segnalatelo a ‘Chi l’ha visto?’. Ci sono agenti della polizia di Stato preoccupati perché non hanno notizie del ministro Lamorgese. Dal 25 settembre si cambia musica”. Così il leader della Lega, Matteo Salvini, in occasione di un evento elettorale a Messina.
“L’unica proposta della Meloni è quella di fare un blocco navale che ci porterebbe a fare la guerra con la Libia. Soprattutto è una cosa molto preoccupante in Sicilia, che esporrebbe la nostra regione”, spiega invece Peppe Provenzano, vicesegretario del Pd e capolista alla camera a Palermo, intervenendo nel corso di una conferenza nel capoluogo siciliano nella sede del partit