Sei rifugiati siriani, tra cui due bambini piccoli e una donna anziana, sono morti di sete e ustioni durante il loro viaggio in mare verso l’Italia. A dare la notizia l’Unhcr che in una nota sul proprio sito spiega che le vittime sarebbero due bambini di 1 e 2 anni, un dodicenne e tre adulti, tra cui la nonna e la madre di alcuni bambini sopravvissuti.
La notizia è stata poi confermata da Chiara Cardoletti, rappresentante per l’Unhcr, attraverso un Tweet. “Sei rifugiati siriani fra cui bambini, donne e adolescenti hanno perso la vita in mare. Sono morti di sete, fame e gravi ustioni. E’ inaccettabile. Rafforzare il soccorso in mare è l’unico modo per evitare queste tragedie”, ha scritto Cardoletti che ha poi aggiunto: “Lo staff di Unhcr è a Pozzallo per aiutare i sopravvissuti”.
“Questa inaccettabile perdita di vite umane e il fatto che il gruppo abbia trascorso diversi giorni alla deriva prima di essere soccorso evidenziano ancora una volta l’urgente necessità di ripristinare un meccanismo di ricerca e soccorso tempestivo ed efficiente, guidato dagli stati nel Mediterraneo”, ha dichiarato Chiara Cardoletti secondo cui “Il soccorso in mare è un imperativo umanitario saldamente radicato nel diritto internazionale. Allo stesso tempo, è necessario fare di più per ampliare i canali sicuri e regolari e crearne di nuovi per fare in modo che le persone in fuga da guerre e persecuzioni possano trovare sicurezza senza mettere ulteriormente a rischio le loro vite”.