Sul profilo del ministero della Transizione ecologica compare la foto di un ragazzo, con tweet e commenti in inglese
E’ tornato alla normalità il profilo Twitter del ministero della Transizione ecologica, hackerato stamattina con foto e nome dell’informatico russo naturalizzato canadese Vitalik Buterin, fondatore di Ethereum.
L’attacco
Sul profilo dotato di spunta blu che si presenta come account ufficial del Ministero era comparsa questa mattina la foto di un ragazzo biondo e un nome straniero. “Felice unione a tutti. Questo è un grande momento per l’ecosistema di Ethereum. Tutti coloro che hanno contribuito a realizzare la fusione dovrebbero sentirsi molto orgogliosi oggi”, si legge in uno dei messaggi postati dal fake. Ethereum è una piattaforma blockchain con una criptovaluta a essa legata. Il ministero, contattato da LaPresse, è a conoscenza del problema ed è in attesa delle procedure per il ripristino dell’account.

“Ma il ministro Cingolani lo sa che il profilo Twitter del Mite è stato conquistato dal programmatore russo Vitalik . Che si fa ? Facciamo fare la politica della transizione Ecologica ai russi?”. Lo denuncia su Twitter il co-portavoce di Europa Verde Angelo Bonelli dell’Alleanza Verdi e Sinistra.
L’Ue lancia proposta
Oggi la Commissione europea ha presentato una proposta per una nuova legge sulla resilienza informatica per proteggere i consumatori e le imprese da prodotti con caratteristiche di sicurezza inadeguate. Una prima legislazione di questo tipo in assoluto a livello dell’Ue, introduce requisiti di sicurezza informatica obbligatori per i prodotti con elementi digitali, durante l’intero ciclo di vita. La legge, annunciata dalla presidente Ursula von der Leyen nel settembre 2021 durante il suo discorso sullo stato dell’Unione europea, e basandosi sulla strategia dell’Ue per la cibersicurezza del 2020 e sulla strategia dell’Unione della sicurezza dell’UE del 2020, garantirà che i prodotti digitali, come i prodotti wireless e cablati e software, sono più sicuri per i consumatori in tutta l’Ue: oltre ad aumentare la responsabilità dei produttori obbligandoli a fornire supporto per la sicurezza e aggiornamenti software per affrontare le vulnerabilità identificate, consentirà ai consumatori di disporre di informazioni sufficienti sulla sicurezza informatica dei prodotti che compra e usa.
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