Lo dicono i dati di Istat, ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Inps, Inail e Anpal
Gli infortuni sul lavoro, accaduti e denunciati all’Inail nel secondo trimestre del 2022 sono stati 158 mila (137 mila in occasione di lavoro e 21 mila in itinere), 39 mila denunce in più (+32,8%) rispetto all’analogo trimestre del 2021. Le denunce di esiti mortali sono state 232 (166 in occasione di lavoro e 66 in itinere), una in più rispetto al secondo trimestre del 2021 (+0,4%). Lo si legge nella nota trimestrale sulle tendenze dell’occupazione nel secondo trimestre 2022 diffusa da Istat, ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Inps, Inail e Anpal.
L’aumento tendenziale tra i due trimestri è fortemente condizionato dal diverso andamento della pandemia da nuovo Coronavirus: l’impennata dei contagi professionali a inizio anno 2022 si è poi ridotta nel corso del secondo trimestre mantenendosi però su numeri molto più elevati rispetto a un anno prima (quasi il quintuplo di quanto rilevato nel secondo trimestre 2021). Depurando i dati dalle denunce da Covid-19 si registra comunque un sensibile aumento degli infortuni nel secondo trimestre del 2022, caratterizzato d’altronde da una fase economica espansiva rispetto allo stesso periodo del 2021, con una consistenza numerica che, al netto dei contagi, torna ai livelli del secondo trimestre 2019.
Le malattie professionali denunciate all’Inail e protocollate nel secondo trimestre del 2022 sono state 16.637, 1.290 casi in più (+8,4%) rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente. Il numero di denunce torna a collocarsi sugli stessi livelli del 2019 (99 casi in meno), mentre risultano sensibilmente superiori a quelle pervenute nello stesso periodo del 2020 (+164,2%) caratterizzato da un notevole calo delle denunce per le restrizioni legate al contenimento della pandemia.
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