L'iniziativa è alla tredicesima edizione
I vertici di tutte le magistrature; leader della politica e del sindacato; i rappresentanti delle forze dell’ordine, dell’industria, della diplomazia, della società civile e dell’informazione. Questo è il parterre de rois presente alla tredicesima edizione del Salone della Giustizia. Tre giornate di convegni, interviste faccia a faccia e dibattiti che si alterneranno negli studi televisivi del Tecnopolo Tiburtino di Roma, a partire dal 25 ottobre. “Una nuova forma di comunicazione istituzionale” fu la definizione data alla prima edizione del Salone dall’allora presidente Giorgio Napolitano. Oggi, la manifestazione si é messa al passo coi tempi, trasformandosi praticamente in un format televisivo e allargando quindi a dismisura l’audience dei cittadini interessati ai problemi della giustizia.
“Offriamo la trasmissione di tutto l’evento, in diretta e in chiaro, sul canale digitale 118, sul canale 55 di TvSat e sul canale 823 della piattaforma Sky”, dice soddisfatto il presidente Francesco Arcieri. “Aver portato il Salone in uno studio televisivo di 1.500 metri quadrati, con una copertura in streaming posizionata sulle principali agenzie di stampa, ha significato già l’anno scorso 236 lanci che hanno alimentato sul tema tutti i giornali italiani. Le postazioni in diretta delle principali redazioni all news (Tgcom24, SkyTg24 e Rainews24) ci hanno garantito passaggi nei telegiornali per 13 milioni di contatti certificati”.
I temi
Centrato l’anno scorso sul tema scottante e attualissimo della pandemia, il Salone di quest’anno avrebbe dovuto puntare alle elezioni del ‘23. Il terremoto politico di mezza estate ha invece scombussolato un po’ tutti i programmi. Rimane in prima linea la guerra in Ucraina con i relativi risvolti, che saranno affrontati sia nel convegno (“Realismo energetico e tutela dell’ambiente”) sia nella seconda giornata (“Un piano sicurezza per il sistema economico” e “Autorità Europea, antiriciclaggio e legalità digitale”).
L’intervento della presidente della Corte Costituzionale Silvana Sciarra aprirà il Salone. Seguirà il dibattito “Verso una nuova giustizia”, tema da porre al centro del dibattito politico dei prossimi anni e che verrà analizzato a fondo dai vertici del mondo giudiziario: il presidente della Corte suprema di Cassazione Pietro Curzio, il presidente del Consiglio di Stato Franco Frattini, il presidente aggiunto della Corte dei Conti Tommaso Miele, la presidente del Consiglio Nazionale Forense Maria Masi, Luciano Violante, Guido Alpa e Romano Vaccarella. Sui temi strettamente giuridici sono previsti anche tre dibattiti dedicati all’avvocatura civile, amministrativa e penale.
Compatibilmente con le tempistiche istituzionali legate all’insediamento della squadra di Governo, sono attesi al Salone i tre i leader di maggioranza Antonio Tajani, Matteo Salvini e Giorgia Meloni. Confermata l’adesione del capogruppo alla Camera di FDI Francesco Lollobrigida, del presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte, del presidente di Italia Viva Ettore Rosato, dell’esponente del Partito democratico Andrea Orlando e di Enrico Costa, esponente di Azione.
Quanto alle interviste faccia a faccia, marchio di fabbrica del Salone, grande interesse per la partecipazione di Maurizio Landini, per approfondire il dialogo che il segretario della Cgil ha per il momento aperto con il centrodestra
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