Per questo motivo sarebbe ipotizzato il reato 609 quinquies, cioè 'corruzione di minori': l'ombra degli abusi sulla piccola morta di stenti a Milano

È stato perquisito oggi un amico di Alessia Pifferi, la 37enne accusata della morte della figlia Diana, morta di stenti a 18 mesi a Milano. Da quanto si apprende da fonti investigative, Pifferi avrebbe conosciuto l’uomo, della bergamasca, nelle chat per appuntamenti. Proprio una chat tra i due ha portato il pm di Milano Francesco De Tommasi e Rosaria Stagnaro a chiedere agli uomini della Squadra Mobile di perquisire l’abitazione dell’uomo dove gli agenti hanno sequestrato un cellulare e due pc, oltre a due telefoni più datati.

Nello scambio tra Pifferi e l’amico si parlerebbe di un bacio: l’uomo avrebbe chiesto alla donna di poter baciare la bambina, motivo per cui sarebbe ipotizzato il reato 609 quinquies, cioè ‘corruzione di minori’.

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