(LaPresse) Sono circa 1500 i navigator rimasti senza contratto dal 31 ottobre che si sono ritrovati sotto il Ministero del Lavoro per chiedere una soluzione e il riconoscimento della loro esperienza professionale. Previsto un incontro dal quale si spera di ottenere risposte. “Non è la prima volta che torniamo qui per chiedere un riconoscimento per quello che abbiamo fatto e che ancora possiamo fare per il Paese”, spiegano i manifestanti. “Al governo di Giorgia Meloni chiediamo una scelta responsabile, perché non possono essere sacrificati come capro espiatorio 1540 lavoratori, giovani, italiani, laureati col massimo dei voti e per la maggior parte donne”.