L'analisi del Comune riguarda non solo edifici pubblici ma anche abitazioni private
Il terremoto che si è verificato ieri nella costa marchigiana pesarese, ha causato “una quantità di danni ingente. Abbiamo quantificato in circa 20 milioni di euro i danni al patrimonio pubblico causati dalle scosse di questo terremoto”. A dirlo è il sindaco di Pesaro, Matteo Ricci. “Domani scriverò alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni e al presidente della Regione Francesco Acquaroli per ribadire che Pesaro ha bisogno di almeno 20 milioni di euro di aiuti per i danni causati dal sisma”, precisa il primo cittadino.
L’analisi del Comune riguarda non solo gli edifici pubblici. “Stiamo schedando tutti i problemi che ci stanno arrivando dalle abitazioni private”, dice Ricci. Quattro, al momento, le famiglie evacuate in città, “per fortuna hanno trovato alloggio da parenti e da amici. Nei prossimi giorni cercheremo di fornire un elenco completo anche dei danni alle abitazioni private”, aggiunge il sindaco. “Questa volta abbiamo bisogno di aiuto – incalza Ricci -; è stata una botta tremenda, il più grande terremoto degli ultimi 100 anni. Abbiamo avuto tanta paura e speriamo davvero che sia finita qua”, conclude, esortando a “grande cautela da parte di tutti”.
“Sono state effettuati, in queste ore, tantissimi sopralluoghi negli edifici pubblici, a partire dalle scuole. Dai report che mi hanno restituito i tecnici qualche minuto fa, non ci sono problemi di agibilità in nessuna scuola, asilo, nido della città per cui domani, tutte le scuole di ogni ordine e grado di Pesaro, saranno aperte. Così il sindaco di Pesaro Matteo Ricci annuncia la ripresa delle lezioni per domani, venerdì 11 novembre: “Ovviamente continueremo a monitorare la situazione, anche perché in tanti edifici pubblici abbiamo trovato crepe e cornicioni caduti“.
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