Il 31enne bolzanino ha confessato l'omicidio dei genitori, Peter Neumair e Laura Perselli

I sostituti procuratori Igor Secco e Federica Jovene hanno chiesto l’ergastolo con un anno di isolamento diurno per Benno Neumair, il 31enne bolzanino reo confesso dell’omicidio dei genitori Laura e Peter, e dell’occultamento dei corpi. L’accusa ha chiesto inoltre che a Benno non vengano riconosciute le attenuanti generiche, in quanto non ci sarebbero i presupposti di collaborazione con la giustizia e confessione spontanea. 

“Benno ha buttato in acqua i cadaveri dei genitori cercando di non farlo più riemergere. Lo ha fatto con la consapevolezza che non sarebbero mai stati trovati”. Lo ha detto in aula la sostituta procuratrice Federica Iovene, chiedendo l’ergastolo e un anno di isolamento diurno per Benno Neumair, il 31enne bolzanino reo confesso dell’omicidio dei genitori Laura e Peter e dell’occultamento dei loro cadaveri. Il cadavere di Laura Perselli fu ritrovato all’altezza di Egna il 6 febbraio 2021, circa un mese dopo il delitto. Quello di Peter Neumair addirittura il 27 aprile nei dintorni di Trento. L’accusa ha chiesto che non siano riconosciute le attenuanti generiche: “Non c’è stata collaborazione con le indagini, ma depistaggi. Non c’è stata una confessione spontanea ma utilitaristica, con una totale mancanza di pentimento. Per questo riteniamo che non ci siano i presupposti per riconoscere le attenuanti generiche”, ha aggiunto Iovene. 

Non si è presentato in aula Benno Neumair, il 31enne bolzanino reo confesso dell’omicidio dei genitori Peter Neumair e Laura Perselli. Presente invece la sorella Madè. È cominciata oggi in Corte d’Assise a Bolzano la fase finale del processo: in mattinata le dichiarazioni dei pm Igor Secco e Federica Iovene, che hanno formulato ai giudici la richiesta dell’accusa. Sempre oggi hanno parlato anche le parti civili, rappresentate dagli avvocati dei familiari. La sentenza dovrebbe arrivare sabato.

 

Il pm: “Non tutti delinquenti sono pazzi, cos’è pazzia?”

“La società ha bisogno di essere rassicurata e vuole pensare che un delitto come questo sia stato compiuto da un matto. Ma così come tutti i matti non sono delinquenti, dobbiamo dire che non tutti i delinquenti sono matti”. Lo ha detto il sostituto procuratore Igor Secco durante la sua requisitoria in occasione dell’udienza sul processo a Benno Neumair, accusato di aver ucciso entrambi i genitori. Sulla capacità di intendere e di volere del 31enne al momento dei due omicidi dei genitori si gioca gran parte della partita. Nel primo pomeriggio l’accusa dovrebbe formalizzare le sue richieste alla corte. “Questo processo è la cartina di tornasole di tutte le problematiche che la giurisprudenza e la psichiatria hanno dovuto affrontare in materia di capacità di intendere e di volere, e ancora prima in materia di definizione della pazzia” ha aggiunto Secco.

La scomparsa dei genitori e l’arresto

Tribunale Bolzano, nuova udienza processo a Benno Neumair: la deposizione della sorella

Benno Neumar fu iscritto nel registro degli indagati il 19 gennaio 2021, due settimane dopo la scomparsa dei genitori, con l’accusa di omicidio volontario e occultamento di cadavere. Il 29 gennaio scattò l’arresto, confermato dal tribunale del riesame che, l’11 febbraio, respinse il ricorso di scarcerazione.

I due coniugi, una coppia di insegnanti in pensione, erano scomparsi da casa il 4 gennaio 2021, dalla loro abitazione a Bolzano. La loro scomparsa fu denunciata solamente il giorno successivo. Seguirono giorni trascorsi alla ricerca della coppia, concentrati nella zona di circa ottanta chilometri che separano ponte Resia dalla diga di Mori e che hanno visto il coinvolgimento dei vigili del fuoco che hanno lavorato con gli ecoscandagli per sondare il fondale del fiume Adige. Sono state centinaia le persone coinvolte nelle ricerche, lungo le rive a cercare: vigili del fuoco volontari e professionisti, finanzieri e carabinieri, sia della provincia di Bolzano sia della provincia di Trento.

A febbraio, dopo oltre un mese di ricerche, fu ritrovato nell’Adige il corpo di Laura Perselli, mentre quello del marito Peter fu restituito dal fiume più di 4 mesi dopo la scomparsa. 

La confessione

Dopo circa due mesi trascorsi in carcere Benno ha confessato di aver ucciso i genitori. Il 30enne lo ha fatto alla presenza degli avvocati difensori, coma ha riferito, nel marzo 2021 la procura di Bolzano. A dicembre è arrivato il rinvio a giudizio.

Figli che uccidono i genitori, i precedenti

Quello di Benno Neumair è solo uno dei tanti casi di figli che uccidono i genitori che si sono verificati in Italia: tra quelli più eclatanti furono quelli che videro come protagonisti Pietro Maso o i giovanissimi Erika e Omar. 

 

 

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