Gli inquirenti confermano l'inchiesta sulle cooperative gestite dalla suocera e dalla moglie del deputato che si è autosospeso dal gruppo Alleanza Verdi Sinistra
Le indagini sulle cooperative gestite dalla suocera e dalla moglie di Aboubakar Soumahoro, deputato Avs che si è autosospeso “sono in corso con riferimento a temi investigativi diversi e complessi, che concernono, in generale, l’impiego dei fondi erogati, i rapporti con l’Erario, i rapporti con i dipendenti, i soggetti coinvolti. Gli accertamenti muovono da notizie e comunicazioni pervenute da una pluralità di fonti, di natura pubblica e privata, e si articolano attraverso il dovuto, rigoroso vaglio ed approfondimento di ogni notizia e comunicazione”. È quanto si legge in una nota della Procura di Latina riguardo le cooperative gestite dalla suocera e e dalla moglie di Soumahoro. Il parlamentare si è difeso in tv, nello studio di ‘Piazzapulita’, sostenendo di aver “commesso una leggerezza”, in relazione alla vicenda su cui indagano i magistrati di Latina.
Sull’inchiesta massimo riserbo
“La necessità di garantire il rispetto delle disposizioni normative in tema di segretezza degli atti di indagine e di comunicazione agli organi di informazione, nonché in tema di diritti e facoltà delle persone sottoposte ad indagini e, per altro verso, l’esigenza di garantire la genuinità, l’oggettività e il buon esito degli accertamenti investigativi in corso impediscono a questo ufficio di fornire, nonostante le comprensibili sollecitazioni degli organi di informazione, indicazioni specifiche con riferimento alle iscrizioni nel registro delle notizie di reato ed ai profili di indagine sviluppati o da sviluppare. Pur nella consapevolezza delle esigenze della informazione, questo ufficio non può dunque che attenersi al rispetto delle disposizioni normative vigenti e pertanto svolgere i dovuti accertamenti con riferimento esclusivamente ai compiti istituzionali propri di un ufficio giudiziario inquirente, con la maggiore sollecitudine possibile, pur nella complessità dell’investigazione, nel doveroso riserbo investigativo e nel rispetto dei principi in tema di presunzione di innocenza”, ha concluso.
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