Povertà, Censis: +1 milione di persone dal 2019

Il 9,4% della popolazione, cioè 5,6 milioni di persone, vive in povertà assoluta: lo afferma il 56esimo rapporto nazionale sulla situazione sociale del Paese

Sono più di 1,9 milioni le famiglie in povertà assoluta in Italia, il 7,5% del totale e cioè 5,6 milioni di persone pari al 9,4% della popolazione. I poveri in Italia sono uamentati di 1 milione di persone dal 2019. Lo afferma il il Censis nel 56esimo Rapporto nazionale sulla situazione sociale del Paese. Il 44,1% dei poveri italiani risiede nel Mezzogiorno – aggiunge l’Istituto guidato da Giuseppe De Rita -. I giovani 18-24enni usciti precocemente dal sistema di istruzione e formazione sono il 12,7% a livello nazionale e il 16,6% nelle regioni del Sud, contro una media europea di dispersione scolastica che si ferma al 9,7%.

Mediamente nei Paesi dell’Unione europea la quota di 25-34enni con il diploma è pari all’85,2% – ricorda l’Istituto di ricerca sociale – in Italia al 76,8% e scende al 71,2% nel Mezzogiorno. È inferiore alla media europea anche la percentuale di 30-34enni laureati o in possesso di un titolo di studio terziario: il 26,8% in Italia e il 20,7% al Sud, contro una media Ue del 41,6%. Il nostro Paese detiene anche il primato europeo per il numero di Neet, i giovani che non studiano e non lavorano: il 23,1% dei 15-29enni a fronte di una media Ue del 13,1%. Ma nelle regioni del Mezzogiorno l’incidenza sale al 32,2%.

Paura di non autosufficienza

Al vertice delle insicurezze personali degli italiani c’è per il 53% il rischio di non autosufficienza e invalidità, seguito a ruota dalla paura di rimanere vittima di reati (il 51,7%) e il 47,7% che non è sicuro di poter contare su redditi sufficienti in vecchiaia. Alla quarta poszione il 47,6% ha paura di perdere il lavoro e quindi di andare incontro a difficoltà economiche, il 43,3% teme di incorrere in incidenti o infortuni sul lavoro, il 42,1% di dover pagare di tasca propria prestazioni sanitarie impreviste.