L'azione dimostrativa dei manifestanti di Ultima Generazione
Nuova azione dimostrativa degli attivisti climatici di Ultima Generazione. Bloccato il Ponte della Libertà a Venezia, “per denunciare le politiche portate avanti dal nostro Governo e che negli anni a venire priveranno le generazioni future della loro libertà e dei loro diritti di lavorare e di vivere in sicurezza, in un mondo che sarà ormai devastato dai cambiamenti climatici”, scrive l’associazione in una nota.
“Venezia è un caso esemplare di situazione ad alto rischio a causa degli effetti del collasso eco-climatico in Italia. È certo, infatti, che sul territorio italiano questa città simbolo sarà tra le prime a essere colpita sempre più regolarmente da fenomeni quali l’innalzamento dei mari, la salinizzazione dei territori coltivabili e tempeste“, si legge nella nota, “che porteranno ad un progressivo abbandono di queste meravigliose zone. Come abbiamo potuto vedere dai recenti disastri di Ischia e delle Marche, gli investimenti in provvedimenti palliativi e di recupero danni causati da eventi atmosferici estremi già avvenuti non sono più sufficienti né accettabili; occorre un immediato cambiamento di rotta per affrontare il problema in tutta la sua complessità e immediatezza”.
“Sono molto spaventato dal futuro che ci attende ed è per questo che oggi siamo qui per chiedere al Governo italiano di fermare i nuovi investimenti nel petroldollaro, portando invece risorse a supporto della costruzione di un’economia basata su fonti di energia rinnovabile. Lo facciamo per garantire all’umanità un barlume speranza”, conclude un attivista.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata