Intervento della Guardia di Finanza: max-sanzione per oltre 160mila euro
Sulla carta risultava un commerciante di auto, ma in realtà non era altro che un prestanome. La Guardia di Finanza di Como ha concluso un’indagine nei confronti di un cittadino italiano di origini comasche. Quest’ultimo, attraverso un’attività commerciale puramente di facciata, fungeva da prestanome a numerosi clienti, in particolare pregiudicati e con patente sospesa o revocata. È accusato di truffa aggravata ai danni dello Stato, falso in atto pubblico e intestazione fittizia di autoveicoli. I Finanzieri hanno proceduto a contestare al prestanome anche la violazione prevista dall’art. 94-bis del Codice della Strada, comminando sanzioni amministrative pari a oltre 160.000 euro (ovvero da 543 euro a 2.170 euro, per ciascuna autovettura intestata fittiziamente).
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