Polemica tra il professore e Regione Veneto dopo le intercettazioni di Zaia nell'inchiesta sui tamponi rapidi
Il professor Andrea Crisanti, microbiologo e senatore del Pd, ha annunciato di aver dato le dimissioni dall’Università di Padova “perché voglio essere libero di agire senza alcun condizionamento o causare difficoltà o imbarazzo all’università che intrattiene numerosi rapporti legittimi e istituzionali con la Regione Veneto”. Lo ha detto lo stesso Crisanti a LaPresse.
Il caso che ha portato alla polemica tra Crisanti e la regione e alle dimissioni del professore nasce dall’inchiesta giudiziaria sui tamponi rapidi in Veneto, all’interno della quale la procura di Padova ha chiesto il rinvio a giudizio di Roberto Rigoli, medico trevigiano che aveva sostituito proprio Crisanti come consulente del presidente della regione Luca Zaia nella seconda fase della pandemia da Covid-19. Secondo la prospettazione accusatoria, Rigoli avrebbe rilasciato attestazioni scientifiche false in base alle quali sarebbero stati assegnati appalti regionali per i test rapidi.
Nel fascicolo dell’inchiesta anche intercettazioni che riguardano lo stesso Crisanti, come diffuso sui social network dalla trasmissione Report di Rai 3, che parlerà del caso nella puntata di questa sera: il microbiologo aveva infatti criticato l’efficacia dei tamponi rapidi in uno studio pubblicato su Nature Communications. In un’intercettazione, Zaia avrebbe detto a un dirigente regionale: “È un anno che prendiamo la mira a questo…stiamo per portarlo allo schianto”, con riferimento a Crisanti.
Report pubblica in esclusiva le intercettazioni del presidente del Veneto Luca Zaia sul professor Crisanti e la questione test rapidi: “È un anno che prendiamo la mira a questo…stiamo per portarlo allo schianto”, spiega Zaia a un dirigente regionale. #Report stasera su #Rai3👇 pic.twitter.com/ifDsneTAtI
— Report (@reportrai3) January 2, 2023
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