Nuovo fascicolo dopo la denuncia da parte della famiglia della ragazza scomparsa nel 1983
Il Vaticano riapre il caso Orlandi. La magistratura vaticana ha aperto un nuovo fascicolo a seguito di una denuncia da parte della famiglia della ragazza scomparsa a Roma nel 1983. Lo conferma a LaPresse il promotore della giustizia Vaticana Alessandro Diddi. La decisione di aprire nuove indagini è partita dopo una serie di istanze presentate in passato da Pietro Orlandi, fratello di Emanuela.
Laura Sgrò, avvocato di Pietro Orlandi, ha dichiarato a LaPresse: “Apprendiamo con piacere la notizia della riapertura delle indagini ma, come al solito, veniamo a saperlo dalla stampa e non dalla magistratura. Noi aspettiamo da un anno di essere ricevuti dalla Magistratura”, ha aggiunto. “Stiamo a vedere“.
“Mi auguro sia la volta positiva per arrivare a una soluzione per la verità: sono sempre stato convinto, e continuo ad esserlo, che in Vaticano ci sono persone a conoscenza di tutto con situazioni mai volutamente approfondite. Forse per la prima volta il Vaticano ha deciso di mettere un punto chiaro”, ha detto lo stesso Pietro Orlandi in un’intervista con Rai News 24.
Sulla riapertura dell’inchiesta, ha aggiunto Orlandi, “il documentario (Vatican Girl di Netflix, ndr) sicuramente ha contribuito perché adesso anche al di fuori dell’Italia sono a conoscenza di cosa è successo in questi 40 anni e lo verifico dai tanti messaggi di solidarietà che arrivano da ogni parte del mondo. Ci si è resi conto che è una storia che non si potrà nascondere fino alla fine. Per forza di cose dovrà arrivare a una soluzione”.
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