Il ministro Piantedosi annuncia "nuovi provvedimenti" che saranno "di particolare rigore" dopo gli scontri in autogrill
Tornano liberi i due tifosi romanisti, Emiliano Bigi e Filippo Lombardi, arrestati dalla Digos ieri con l’accusa di aver preso parte agli scontri avvenuti domenica sulla A1 all’autogrill Badia al Pino, in provincia di Arezzo. Per i due, difesi dall’avvocato Marco Bottaro, il giudice non ha convalidato l’arresto non riconoscendo “la necessità e l’urgenza” per la cosiddetta flagranza differita. La procura aveva chiesto la custodia cautelare in carcere con l’accusa di rissa aggravata.
Il caso dei tifosi ha scosso il mondo ultras negli ultimi giorni, provocando reazioni della politica. Il ministro Piantedosi ha detto che sono in arrivo nuovi provvedimenti, ospite de ‘L’Aria che Tira’ su La7, prennunciando “direttive di particolare rigore”. “La nostra attività di prevenzione è finalizzata ad evitare incroci in autogrill”, ha chiarito il ministro Piantedosi, riferendosi agli scontro tra tifosi della Roma e del Napoli sulla A1. “Finora ci sono stati 4 arresti – ha aggiunto Piantedosi – ma ci saranno altri provvedimenti”. “Era difficilmente immaginabile che queste persone si ritrovassero lì, arrivando con mezzi privati”, ha aggiunto Piantedosi riferendosi alle tifoserie rivali.
La difesa di uno dei tifosi
Nel corso dell’udienza Bigi ha spiegato che il coltello a serramanico che gli era stato sequestrato durante la perquisizione di ieri, a Roma, era usato per il mestiere di idraulico. “Stavo lavorando – si è difeso in aula durante una breve dichiarazione spontanea – il coltello lo porto con me per lavorare”. Gli atti del procedimento a carico dei due saranno ora trasferiti ad Arezzo.
Obbligo di firma per un altro tifoso per scontri A1
Obbligo di firma e di dimora nel comune di residenza per Martino Di Tosto, il 43enne ultrà della Roma ferito con un’arma da taglio durante gli scontri tra tifosi giallorossi e napoletani, avvenuti domenica scorsa 8 gennaio lungo il tratto aretino dell’Autosole, all’altezza dell’autogrill Badia al Pino Est, e arrestato con l’accusa di rissa aggravata dopo aver ricevuto le cure all’ospedale di Arezzo. La decisione del giudice del tribunale di Arezzo Elena Pisto è arrivata dopo circa due ore di camera di consiglio al termine del processo con rito direttissimo.Il 43enne, era difeso dall’avvocato Lorenzo Contucci, che aveva chiesto i termini a difesa e la misura cautelare dell’obbligo di firma, mentre il pm aveva chiesto gli arresti domiciliari.
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