Andrea Bonafede, l’uomo a cui risulta intestato il covo dove si è nascosto Messina Denaro e indagato, secondo quanto apprende LaPresse ha lavorato dal 2013 fino almeno al novembre del 2022 nella Casa di riposo Rina di Benedetto Accardi di Campobello di Mazara, nel Trapanese, gestita da alcune suore che contattate da LaPresse non hanno voluto rilasciare dichiarazioni. Un lavoro part time intervallato da altri lavoretti per far quadrare i conti. D’estate Bonafede infatti lavorava- da luglio a settembre per alcuni anni- al parco acquatico Acquasplash sempre nello stesso comune. Società finita nel mirino della Dia e che, secondo quanto apprende LaPresse, avrebbe nel 2018 cambiato nome in ‘New Acquasplash’ con sede legale a Castelvetrano, città d’origine di Matteo Messina Denaro.
Nel 2022 Andrea Bonafede ha lavorato poi presso la società Evergreen, che si occupa di servizio di trasporto e smaltimento rifiuti e noleggio auto. Anche questa società, interpellata da LaPresse, non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione.