Resta in carcere il 33enne Dumitru Stratan, accusato di omicidio premeditato e occultamento di cadavere. Non si trova ancora il corpo della ragazza

Resta in carcere Dumitru Stratan, il 33enne di origini moldave arrestato lo scorso 21 gennaio con l’accusa di aver ammazzato la sua ex, Yana Malayko, cittadina ucraina, e di averne occultato il cadavere. Il gip di Mantova ha convalidato l’arresto nel corso dell’udienza che si è tenuta nel carcere dove l’uomo era stato condotto dopo essere stato fermato. Davanti al giudice per le indagini preliminari, il 33enne è rimasto in silenzio, avvalendosi della facoltà di non rispondere.

Per Stratan, l’accusa è di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e dal fatto di essere stato legato alla vittima da una relazione sentimentale. A suo carico anche l’occultamento di cadavere, nel tentativo – secondo gli inquirenti – di garantirsi ‘l’impunità’. I due, secondo quanto ricostruito, si erano lasciati al termine di una relazione durata circa 3 anni. Stratan è stato fermato dai carabinieri Roniv di Mantova il 21 gennaio.

Yana Malayko, 23 anni, è stata vista l’ultima volta la sera del 20 gennaio. Poi di lei si sono perse le tracce. Cresciuta a Bergamo, la 23enne lavorava in un bar di Castiglione delle Stiviere, lo stesso dove aveva da poco finito il turno prima di sparire. Per gli inquirenti, è stata uccisa dal suo ex fidanzato, fratello della datrice di lavoro di Malayko, che, dopo averla uccisa, avrebbe fatto sparire il corpo. Le telecamere di sorveglianza della zona hanno ripreso Stratan mentre trasportava un sacco nero dell’immondizia. Dall’analisi delle immagini, si vede il 33enne caricare il sacco nel bagagliaio dell’auto, poi mettere in moto e sparire, uscendo dal raggio di ripresa delle telecamere di sorveglianza.

Le ricerche della ragazza sono andate avanti per diversi giorni e intanto continuano le indagini della procura di Mantova per ricostruire l’accaduto.

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