La testimonianza di Maria Horl in occasione della ricorrenza del 27 gennaio

Oggi, 27 gennaio, ricorre il Giorno della Memoria che ricorda il momento in cui l’Armata Rossa entrò nel campo di concentramento polacco di Auschwitz, liberando gli oltre 7mila sopravvissuti presenti. Vittime dell’odio nazista, tra loro c’erano soprattutto ebrei ma anche rom, omosessuali, disabili, dissidenti politici. Durante l’Olocausto sono stati circa 6 milioni gli ebrei uccisi. “Non potevo dire a nessuno che ero ad Auschwitz”, racconta in occasione dell’anniversario Maria Horl, sopravvissuta nel campo di sterminio nazista. “Era una situazione molto spiacevole. Solo qui, quando sono venuta per le celebrazioni dell’anniversario, ho raccontato la cosa ad alcune persone ma indossavo le maniche lunghe“, prosegue la donna dopo aver fatto vedere a cronisti e fotografi il numero che aveva tatuato sul braccio.

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