L'allarme della comunità di Sant'Egidio: "La criticità è l'insufficienza di posti letto a bassa soglia"
Napoli è da giorni attanagliata nella morsa del freddo intenso, con temperature che sfiorano gli zero gradi centigradi. Una situazione difficile da affrontare per i tanti senza fissa dimora che ogni giorno cercano un riparo per costruirsi un giaciglio e trascorrere la notte. La comunità di Sant’Egidio in questo periodo svolge un’intensa attività di distribuzione pasti, bevande calde e coperte ai tanti clochard presenti nel centro di Napoli e non solo. “Noi siamo sempre in strada e in queste serie moltiplichiamo le uscite. Lavoriamo nei luoghi di accoglienza e accompagniamo le persone dove c’è posto per trascorrere la notte. La criticità è l’insufficienza di posti letto a bassa soglia, ma accanto a questo serve un piano freddo stabile e automatico. Nei mesi più freddi dell’anno va garantito un tetto a chi non lo ha” ha dichiarato Benedetta Ferone, responsabile dei servizi per i senza fissa dimora della Comunità di Sant’Egidio di Napoli. A portare il sostegno delle istituzioni Roberta Gaeta, consigliera regionale di Demos, già assessore alle politiche sociali del Comune di Napoli, che da anni si occupa delle necessità dei più fragili. “I piani freddo dovrebbero partire in automatico ogni volta che inizia la stagione invernale – ha affermato la consigliera Gaeta – e ogni anno dovrebbero avere un potenziamento adeguato alle necessità del territorio. Servono senz’altro fondi dedicati ma non è solo una questione di risorse quanto di programmazione, per poter offrire servizi di primo e secondo livello con percorsi che possano avviare queste persone alla fuoriuscita da condizioni di estrema povertà. Bisogna anche realizzare servizi ulteriori come ad esempio il co-housing. La città di Napoli ha delle abitazioni destinate a questo scopo, speriamo che presto vengano rese attive”.
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