La nave di Emergency è attraccata a Civitavecchia con a bordo 156 naufraghi

“La notte del 14 febbraio, durante un’attività di ricerca abbondantemente fuori dalle acque territoriali libiche, un’imbarcazione si è avvicinata alla Life Support e per circa un quarto d’ora ha compiuto manovre molto pericolose nei nostri confronti senza identificarsi. Ci hanno poi seguito per circa quattro ore per poi sparire dai nostri radar”. A raccontarlo a La Presse è Emanuele Nannini, capo missione della nave Life Support di Emergency, attraccata nel porto di Civitavecchia con a bordo 156 naufraghi recuperati in due diversi salvataggi nelle acque del Mediterraneo. “Solo il giorno dopo abbiamo scoperto dai social media ufficiali del governo libico che si trattava di un’unità speciale del Ministero degli interni della Libia”. Rispondendo poi a una domanda sul nuovo corso di assegnazione del porto sicuro, Nannini ha concluso: “La navigazione è durata tre giorni. Arrivare a un porto in Sicilia meridionale avrebbe richiesto due giorni in meno e soprattutto un costo economico molto inferiore”.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata