Cronaca

Liliana Resinovich, procura chiede archiviazione

 La Procura di Trieste chiede l’archiviazione del caso Liliana Resinovich: tutto ciò che è emerso, alla fine delle indagini, è che la donna si sarebbe allontanata da sola in maniera “intenzionale” così come era “intenzionale la decisione di porre fine alla propria vita“.

La richiesta è stata sottoscritta dal sostituta procuratrice Maddalena Chergia, titolare del fascicolo. Le indagini sono andate avanti per oltre un anno, sono state condotte dalla squadra mobile della questura di Trieste, costantemente guidata e coordinata dal pubblico ministero: nulla è stato trascurato di ciò che poteva essere ragionevolmente intrapreso per giungere ad una compiuta descrizione delle circostanze della scomparsa di Resinovich e per l’individuazione dei possibili reati.

Un esame “ragionato” dei complessivi risultati dell’indagine – i soli con i quali la Procura della Repubblica, ovviamente, è tenuta a confrontarsi – non consente altre ipotesi, e dunque “non legittima le illazioni arbitrarie e fantasiose germogliate qua e là nel gorgo mediatico che ha avviluppato questa vicenda e dal quale questo Ufficio s’è doverosamente tenuto lontano”.La ricostruzione dei fatti operata nella “richiesta di archiviazione appare completa ed esauriente”, scrive il procuratore capo Antonio De Nicolo. Un solo elemento va “tuttavia opportunamente puntualizzato: il dovere istituzionale della Procura della Repubblica è l’accertamento della commissione di reati in danno della signora Resinovich, non quello di ricostruirne in dettaglio ogni attimo degli ultimi giorni di vita – una volta escluse, beninteso, sia l’avvenuta segregazione contro la sua volontà sia la sussistenza di altre condotte lesive in suo danno ad opera di terzi”.

“Non è necessario – scrive ancora il procuratore – sciogliere il dilemma” se sia morta il giorno stesso della scomparsa o qualche tempo dopo “per giungere all’archiviazione della vicenda: è sufficiente constatare che dalle indagini, scrupolosamente condotte, non è emersa, con un minimo di concretezza, alcuna ipotesi di reato specifica e perseguibile ai danni della deceduta”.”La Procura della Repubblica comunica infine che il provvedimento è stato notificato oggi ai prossimi congiunti della signora Resinovich e che, decorsi i termini di legge, verrà presentato al giudice per le indagini preliminari per le sue determinazioni.