Antonio Ceraso racconta a LaPresse: "Dovremo poi pensare a dove tumulare le salme. I feriti sono in ospedale"
Tragedia in mare nel Crotonese, decine di morti per il naufragio di un barcone carico di migranti. “Ci sono provvisoriamente una quarantina di cadaveri, tra donne e bambini. Poi una cinquantina di persone tratte in salvo e 21 feriti”. Lo dice a LaPresse Antonio Ceraso, sindaco di Cutro, in provincia di Crotone, tracciando un primo bilancio del naufragio avvenuto stamani nel territorio di Steccato di Cutro.
“Ho visto tirare fuori cadaveri di bambini. Uno spettacolo raccapricciante che uno non vorrebbe mai vedere”, conferma. “Dovremo poi pensare a dove tumulare le salme. I feriti sono in ospedale, mentre coloro che si sono salvati sono stati portati al Cara di Isola Capo Rizzuto e rifocillati dalle forze dell’ordine, i sanitari e tanti cittadini e gente comune. Tutti hanno dato manforte. In queste circostanze – spiega – bisogna farsi coraggio perché il mare è in tempesta e bisogna tirarli fuori altrimenti le onde se li portano via di nuovo”.
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