Il pm Capoccia: "Non è mai partita un'operazione di soccorso"

Sale a 67 il bilancio delle vittime del naufragio di migranti nel Crotonese dell’alba di domenica scorsa: il corpo di un bimbo di circa 10 anni è stato ritrovato nella mattina di oggi, 1 marzo, dagli uomini impegnati nelle ricerche dei dispersi. Giovedì 2 marzo, a quanto si apprende, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella si recherà a Crotone per rendere omaggio alle vittime del naufragio costato la vita a 67 migranti.

Il pm: “Mai partita operazione di ricerca e soccorso”

Continuano intanto le polemiche su eventuali lacune nella gestione dei soccorsi dei naufraghi. A riguardo, il procuratore di Crotone, Giuseppe Capoccia, ha detto in un’intervista a Repubblica che “nessuno ha mai dichiarato un evento Sar per questo barcone e quindi non è mai partita un’operazione di ricerca e soccorso“. E ha aggiunto: “Non vedo emergere un’ipotesi di reato” di omissione di soccorso, “però mi sento di dire che il ruolo di Frontex andrebbe proprio ripensato”.

Salvini: “Da giornali fango contro Guardia Costiera”

Sul tema ha parlato nuovamente anche il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini. “Non una parola contro i veri responsabili della strage (cioè i trafficanti di esseri umani), ma insulti e fango contro la Guardia Costiera e il sottoscritto. Trovo vergognoso che i giornali di sinistra scarichino le colpe sulle donne e gli uomini in divisa, oltretutto in un momento delicato di minacce anarchiche alle istituzioni”, ha dichiarato il leader leghista. “Sono abituato alle menzogne contro di me, ma non accetto infamie su chi da sempre, tra enormi sforzi e sacrifici, salva vite umane. Aiutare chi è in difficoltà non è una scelta ma un dovere: è folle e gravemente offensivo immaginare che qualcuno abbia voluto far morire delle persone. Solidarietà ai 10.200 donne e uomini della Guardia Costiera. Ci tuteleremo nelle sedi opportune“, ha aggiunto. 

Zuppi: “Individuare omissioni e responsabilità”

“Dobbiamo ripartire dal dolore e da questo deve scaturire una determinazione rinnovata capace di vedere le responsabilità e anche le omissioni che possono favorire tragedie come queste“. Lo ha detto il presidente della Cei, il card. Matteo Zuppi, a Tv2000 ospite del programma ‘Di buon mattino’, ribadendo con forza che tragedie come il naufragio di Cutro in Calabria non devono accadere “mai più”; per questo bisogna “partire da questo dolore e viverlo, perché molte volte diventa solo oggetto di altre analisi”. Solo così si potranno “trovare soluzioni per un problema che è enorme”.

Camera ardente al Palamilone

Aperta in mattinata la camera ardente allestita all’interno del Palamilone di Crotone per contenere le vittime finora recuperate. 

Capitaneria porto: “Agito secondo le regole”

Intanto il comandante della Capitaneria di porto crotonese, Vittorio Aloi, assicura: “Abbiamo agito secondo le regole”.

Carabinieri primi a intervenire, salvati 2 naufraghi 

I primi a intervenire nel naugrafio di Cutro, in provincia di Crotone, sono stati due carabinieri del radiomobile crotonese. I militari dell’Arma, secondo quanto apprende LaPresse da fonti qualificate, sono intervenuti e hanno salvato 2 naugrahi.

Convalidato fermo 2 presunti scafisti 

È stato convalidato il fermo di due presunti scafisti alla guida del drammatico sbarco di domenica sulla spiaggia di Cutro (Crotone). Il tribunale del capoluogo pitagorico ha confermato il fermo per un soggetto turco ed un giovane pakistano, bloccati lunedì insieme ad un ragazzo , pure lui pakistano, sul quale si esprimerà nelle prossime ore il tribunale dei minorenni di Catanzaro. Continuano intanto le ricerche di una quarta persona che i superstiti avrebbero individuato come scafista dell’imbarcazione sbriciolatasi a pochi metri dalla spiaggia e che ha causato finora la morte accertata di 67 persone. Le ipotesi di reato a carico dei fermati sono omicidio colposo plurimo e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. 

Piantedosi: “Lasciamo lavorare la magistratura”

 “Lasciamo fare la magistratura, non è un buttare la palla in calcio d’angolo, ma dare valore alla sede più giusta per attribuire eventuali responsabilità”. Così il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, sul naufragio di migranti nel Crotonese con 67 vittime relazionando alla Camera dei deputati in Commissione Affari costituzionali sulle linee programmatiche del Viminale.

Gip: “Sbarco non è frutto di accordo 4 amici al bar” 

Lo sbarco sulle coste calabre “non può essere ritenuto frutto di un accordo tra 4 amici al bar che, imbattutisi per caso fortuito in almeno 180 disperati, decidono di affrontare i pericoli del mare per speculare sul desiderio di libertà dei disperati”. Lo scrive il gip Michele Ciociola, nell’ordinanza di convalida degli arresti di degli scafisti della strage di Cutro. 

I morti del naufragio davanti alle coste di Cutro, in provincia di Crotone, sono “vittime di un destino sordo alle loro speranze e di uno stato di necessità non altrimenti fronteggiabile se non mercé disperati viaggi della speranza”. Lo scrive il gip di Crotone Michele Ciociola, nel provvedimento con il quale ha convalidato l’arresto di due dei tre presunti scafisti. Il terzo, un minore di 17 anni, è in attesa della decisione del Tribunale per i minorenni di Catanzaro. “Lungi dall’ergersi alla Cassandra di turno, chi scrive, gravato dagli orrori dell’ultima mareggiata pitagorica, si accinge a vagliare l’ultimo fermo disposto in materia di immigrazione clandestina”, scrive il gip nel testo. “In attesa dell’atteso e osannato turismo croceristico, l’Italia per alcuni giorni scopre altri esotici viaggi alla volta di Crotone e dintorni – scrive con amarezza il gip – Nel frattempo immarcescibili e sempre più opulente organizzazioni criminali turche (nel caso di specie, tuttavia, emergono appendici strutturali pakistane) brindano all’ultima tragedia umanitaria (il disastroso terremoto che inghiottiva parte della Turchia e della già martoriata Siria) che regalerà ai loro traffici ulteriori miriadi di disperati, disperati disposti a tutto pur di mettersi alle spalle un crudele presente ed un ancor più fosco futuro. 

Informativa Piantedosi sarà prossima settimana

L’informativa del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, sul naufragio di Crotone “sarà la prossima settimana. Siamo soltanto in attesa di sapere qual è il giorno e l’ora esatta”. Così Giorgio Mulè, vicepresidente della Camera, ha risposto in Aula a Vittoria Baldino (M5S).

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