Torino, corteo anarchico per Alfredo Cospito: 150 identificati

In migliaia a manifestare, in apertura lo striscione 'Al fianco di Alfredo al fianco di chi lotta'. Un militante: "Se muore gliela faremo pagare"

Vetrine in frantumi, cassonetti dati alle fiamme e auto prese a sassate. Il corteo degli anarchici a Torino si chiude con oltre 150 identificati, 5 fermi e una quarantina di persone portata in questura dopo esser stata trovata in possesso di scudi in plexiglass e artifici esplodenti. Alla manifestazione in solidarietà di Alfredo Cospito, detenuto al 41 bis nel carcere di Opera, nel Milanese, in sciopero della fame da oltre quattro mesi, partecipano quasi un migliaio di persone secondo gli organizzatori, 400 secondo la questura. Il corteo parte da piazza Solferino poco dopo le 18 e in poco più di un’ora si chiude, senza gravi incidenti, ma lasciando una scia di devastazione nel centro di Torino, con due agenti feriti in modo non grave. Intanto Cospito prosegue lo sciopero della fame che, dal 20 ottobre scorso, lo ha portato a perdere 50 chili.”La situazione sta deteriorando rapidamente”, fa sapere il medico di fiducia, Andrea Crosignani, che oggi lo ha visitato in carcere, come riporta il difensore di Cospito, avvocato Flavio Rossi Albertini. “Oggi per la prima volta l’ho visto molto stanco – ha precisato il medico – è arrivato da solo sulle sue gambe alla visita, ma si è subito seduto, l’ho visto davvero affaticato’.”Sta assumendo in questo momento oltre ai liquidi, acqua prevalentemente e tè, due cucchiai da minestra di zucchero e un cucchiaino da caffè di sale – ha spiegato Crosignani – Non sta più prendendo gli integratori col potassio e non prende le vitamine mentre continua a prendere un protettore gastrico”. Cospito, “pesa 70 chili che, per un uomo alto 1,91 metri, è un peso veramente al limite: l’atrofia muscolare è marcatissima”, ha concluso il medico, anche se “i valori tengono ancora bene e il tracciato cardiografico non ha segnalato variazioni di rilievo”.