I dati relativi al 2022 nel report 'Donne vittime di violenza'
Giornata internazionale per i diritti delle donne, oggi, 8 marzo. Per l’occasione il Viminale ha rilasciato dati allarmanti su femminicidi e violenze. “Una prima constatazione riguarda gli omicidi volontari con vittime donne. Nel quadro di una sostanziale stabilizzazione che negli anni ha riguardato gli omicidi nel loro complesso, negli ultimi quattro le vittime di genere femminile hanno, purtroppo, fatto registrare un incremento. In tale contesto è poi significativa l’incidenza delle donne uccise in ambito familiare/affettivo, in costante crescita nel quadriennio”. È quanto emerge dal report ‘Donne vittime di violenza’ pubblicato oggi in occasione della Giornata internazionale della donna. “Nel 2022 – precisa ancora il report, tra i delitti commessi in ambito familiare/affettivo, in circa un terzo dei casi, le uccisioni di donne si collocano nel quadro del rapporto genitori/figli”.
Si registra “un trend di crescita per le violenze sessuali, confermando la necessità di riservare a tale fenomenologia criminale la massima attenzione. Ciò anche se il rilevato incremento dei dati può, almeno in parte, essere letto quale il parziale ‘affioramento di un sommerso’, ossia la testimonianza anche di un’aumentata sensibilità verso il fenomeno e quindi di una maggiore propensione alla denuncia da parte delle vittime e dei testimoni”. “Dal 2020, anno nel quale si è registrato il dato minore (4.497) , l’incremento è stato significativo e si è attestato, nel 2022, a 5.991 eventi. Nell’ultimo anno resta invece sostanzialmente stabile l’efficacia dell’azione investigativa, con una percentuale di casi scoperti che si attesta al 61% (+4% sul 2021)”. Per quanto riguarda la diffusione geografica “l’Emilia Romagna, la Liguria e il Trentino Alto Adige le regioni con la più elevata incidenza dei reati commessi11, mentre Basilicata, Campania e Abruzzo evidenziano i valori d’incidenza più bassi”. Le vittime che continuano a risultare “predominanti sono quelle di sesso femminile, il 91%, di queste “il 71% sono maggiorenni e il 79% di nazionalità italiana”.
I femminicidi nel 2023 sono stati 20 fino al 5 marzo, secondo il ministero dell’Interno. Considerati i femminicidi di Trieste e Rosarno, però, siamo già a quota 22.
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