Secondo quanto confermato da fonti investigative, il quarto scafista arrestato è un 28enne di origini turche che si trovava in Austria
È stato arrestato nella notte, in Austra, il quarto presunto scafista del naufragio di Cutro, in provincia di Crotone, nel quale hanno perso la vita 72 persone. Secondo quanto confermato a LaPresse da fonti investigative, di tratta di un 28enne di origini turche, che si era reso irreperibile dopo la strage. L’uomo è stato rintracciato e fermato in Austria, grazie alle indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Crotone.
Sul 28enne pendeva il provvedimento emesso nei giorni scorsi dal gip Michele Ciociola, che ha già convalidato gli arresti nei confronti di altri due scafisti, mentre per il terzo, il 17enne, si è pronunciato a favore della convalida dell’arresto il tribunale per i minorenni di Catanzaro.
Tra morti quinto scafista, riconosciuto da superstiti
Un quinto scafista è stato identificato nell’ambito delle indagini sul naufragio dei migranti a Crotone. L’uomo, un cittadino turco di circa 30 anni, è morto nel naufragio ed è stato riconosciuto dalle persone sopravvissute alla tragedia, nell’ambito delle indagini svolte dalla polizia di Stato e dai militari della Sezione Operativa Navale di Crotone. Lo fa sapere la procura.
Sindaco Crotone: “Verso soluzione per rimpatrio salme”
“È stata adottata la scelta di non trasferire più a Bologna le salme che dovevano andare in Afghanistan. La Prefettura sta individuando una soluzione; penso che dovrebbe ricevere alcuni preventivi da alcune agenzie funebri tedesche per portare le salme da Crotone in Germania, da qui a Instanbul e poi a Kabul”. Lo dice a LaPresse il sindaco di Crotone, Vincenzo Voce che continua: “Il numero maggiore di richieste, 38, sono di familiari che vorrebbero trasferire le salme delle vittime in Afghanistan”.
Sindaco Cutro: “Domani giornata importante ma di lutto”
“Per noi domani è una giornata importante, ma nel contempo, è di lutto perché per noi è come se fosse morta gente di famiglia. Siamo in una fase in cui ci sono 100 e passa morti e chi è sopravvissuto come vivrà? Stiamo vivendo una tragedia indelebile”. Lo dice a LaPresse il sindaco di Cutro, Antonio Ceraso. “Mi auguro – dice il primo cittadino in merito al Cdm che si terrà domani in città – non ci siano proteste perché in questo momento non gioverebbe a nessuno. È necessario tenere alte le luci sul fenomeno per trovare soluzione al problema”.
Giornata di tensione a Crotone
Giornata di tensione a Crotone dove i familiari delle vittime del naufragio di Steccato di Cutro hanno organizzato delle manifestazioni di protesta dopo aver ricevuto la comunicazione, da parte del Prefetto, che le salme sarebbero state trasferite presso il cimitero musulmano di Bologna. A fine giornata la svolta.
“È stata adottata la scelta di non trasferire più a Bologna le salme che dovevano andare in Afghanistan. La Prefettura sta individuando una soluzione; penso che dovrebbe ricevere alcuni preventivi da alcune agenzie funebri tedesche per portare le salme da Crotone in Germania, da qui a Instanbul e poi a Kabul”, spiega a LaPresse il sindaco di Crotone, Vincenzo Voce che continua: “Il numero maggiore di richieste, 38, sono di familiari che vorrebbero trasferire le salme delle vittime in Afghanistan”. Intanto, conferma il primo cittadino, il comune di Crotone rimpatrierà 7 salme
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