La difesa sostiene che non era presente, Giulia Bongiorno: "Reputo utile riscontro all'autenticità della denunzia della mia assistita quanto dichiarato dal testimone"

Un’amica della vittima dello stupro per il quale sono accusati Ciro Grillo, figlio di Beppe, e tre suoi amici, Edoardo Capitta, Francesco Corsiglia e Vittorio Lauria, ha confermato la versione della ragazza in aula.

“A domanda di alcuni giornalisti ho dichiarato esclusivamente che ‘reputo utile riscontro all’autenticità della denunzia della mia assistita quanto dichiarato dal testimone‘. Ogni altro virgolettato non è a me attribuibile”. Così l’avvocato Giulia Bongiorno in merito alla testimonianza resa oggi in aula a porte chiuse da Adelaide Malinverno sul cosidetto caso Grillo. Adelaide Malinverno è amica di Silvia, presunta vittima di violenza sessuale di gruppo, l’unica testimone che è stata ascoltata dall’accusa nel processo che vede imputati nel tribunale di Tempio Pausania i quattro amici.

La difesa però non è d’accordo. Antonella Cuccureddu, avvocato di uno degli imputati nel processo a Ciro Grillo per violenza sessuale, Francesco Corsiglia, ha sostenuto: “La testimone non era presente sui luoghi del fatto, non ricordava molti episodi che le sarebbero stati comunicati e riferisce i fatti in modo differente da quello che risulta nella denuncia della ragazza, posto che la teste ha avuto una narrazione da parte della presunta persona offesa e ha raccontato quello che le è stato detto con molte difficoltà, non ricordando come o dove avesse appreso queste notizie. Sono stati tradotti sms e chat che hanno aiutato il tribunale a conoscere il contesto”.

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