Il presidente di Libera, associazioni nomi e numeri contro le mafie: "Naufragi e respingimenti sono frutto di una diffusa cecità e sordità etica"
Il 21 marzo, in occasione della XXVIII Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, “noi leggeremo anche i nomi degli ultimi migranti” morti nel Mediterraneo, “perché riteniamo che dietro a tutte quelle morti nei nostri mari e non solo ci siano giochi, interessi, poteri forti, le mafie, una dimensione più ampia. Anche per non dimenticarci che naufragi e respingimenti sono frutto di una diffusa cecità e sordità etica”. Lo ha detto Luigi Ciotti, presidente di Libera, associazioni nomi e numeri contro le mafie a Milano, in occasione della presentazione a Palazzo Marino degli eventi della giornata, che quest’anno vede il corteo principale nel capoluogo lombardo. La lettura dei nomi delle oltre mille vittime innocenti di mafia è il momento principale della giornata, e viene fatto dal palco.
Rispondendo alle domande dei giornalisti Ciotti ha aggiunto che “dietro a queste drammatiche vicende ci sono sempre delle responsabilità”, “credo che abbiamo il dovere di non dimenticarci che dietro non ci sono solo scafisti ma giochi, interessi criminali”.
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